Lui è l’artista delle chiavi, ormai conosciuto in tutto il Piemonte e non solo, il luogo espositivo è uno dei più suggestivi della nostre montagne. Si tratta di Franco Sebastiano Alessandria che oggi sabato 19 giugno alle ore 17 inaugura la mostra “Le chiavi dello spirito” nelle sette Camere da sparo del Forte Albertino di Vinadio. Ma non solo, una sua opera si trova anche all’ingresso dal Bar del lago “La Crosa” che ha collaborato con il Comune di Vinadio e l’associazione grandArte per rendere possibile l’evento che fa parte della rassegna “OMG – grandArte 2025-2026 – I confini del Sacro”, con il sostegno di Fondazione Crc. Le opere di Alessandria saranno in mostra fino al 24 agosto, visitabili tutti i giorni, tranne il mercoledì, dalle 10 alle 20.
Franco Sebastiano Alessandria costruisce un universo fatto di chiavi: antiche, vissute, depositarie di storie invisibili. Nelle sue sculture, la chiave diventa metafora dell’anima, strumento di apertura e possibilità, ma anche di ricerca e smarrimento. Il suo lavoro racconta la condizione umana attraverso forme essenziali e simboliche, dove ogni figura cerca una via d’uscita dal proprio labirinto interiore. Con ironia e profondità, Alessandria esplora temi come la sopravvivenza, la maternità, il tempo, il libero arbitrio, il sacro. Le sue opere, sospese tra realismo e sogno, invitano a guardare dentro di sé per trovare la chiave che apre nuove strade.
Artista di Piozzo, dipinge da sempre la condizione umana, i sentimenti contrastanti, le follie umane. Negli ultimi anni lascia la professione per seguire le sue passioni e comincia a creare opere diverse che rappresentano il labirinto nascosto in ognuno di noi. Di questo periodo è il suo “progetto delle chiavi”, sviluppato assemblando tra loro in modo armonico delle chiavi antiche per realizzare figure estremamente fluide e leggere. Le chiavi diventano il suo principale strumento: “chiavi antiche depositarie di generazioni di gioie e dolori, di nascite e di morte, di perdite e di desideri, saldate tra di loro per aprire nuove porte e nuovi sogni”. Uscire con una chiave dai propri dubbi per trovare una via d’uscita e trovare la chiave per leggere l’umanità.
Scrive Paolo Ceri: “Le sue opere trasmettono la visione artistica della sospensione incantata, metafisica, del tempo in un equilibrio magico tra dinamismo e sospensione”.