L’aveva picchiata sulla schiena con un bastone e dopo che quella era caduta a terra, l’aveva bloccata mettendole un piede sul collo procurandole delle lesioni, dolore alla schiena e una contusione al gomito, giudicate guaribili in 5 giorni. Il tutto, secondo la donna che è stata chiamata a deporre davanti al giudice, per una torta che lei aveva preparato per un conoscente ma che finì nelle mani dell’imputato, M.J. cittadino 31enne del Gambia, che se la mangiò rifiutandosi di pagarla.
La vittima dell’aggressione avvenuta a Cuneo nei pressi del piazzale della stazione ad agosto del 2023, aveva riferito di aver incontrato l’imputato, un suo conoscente connazionale, mentre portava la torta ad un amico. Vista l’insistenza di quello, aveva però deciso di dargli la torta in cambio del pagamento di pochi euro che l’imputato non aveva ma che promise di pagare il giorno dopo. Quando la donna tornò a riscuotere i soldi promessi quello invece l’avrebbe picchiata col bastone.
L’accusa nei suoi confronti è di lesioni e porto abusivo di oggetti atti a offendere (il bastone lungo circa 50 cm con cui sarebbe stata picchiata la donna), aggravato dai futili motivi, “picchiata per una torta da pochi euro costituisce sicuramente l’aggravante del reato contestato all’imputato e provato dall’istruttoria dibattimentale”, ha concluso il pubblico ministero Rosa Alba Mollo chiedendo la condanna dell’imputato a un anno di reclusione.
Una richiesta di pena a cui ribatterà l’avvocato di difesa nell’udienza del 21 ottobre prima.
La vittima dell’aggressione avvenuta a Cuneo nei pressi del piazzale della stazione ad agosto del 2023, aveva riferito di aver incontrato l’imputato, un suo conoscente connazionale, mentre portava la torta ad un amico. Vista l’insistenza di quello, aveva però deciso di dargli la torta in cambio del pagamento di pochi euro che l’imputato non aveva ma che promise di pagare il giorno dopo. Quando la donna tornò a riscuotere i soldi promessi quello invece l’avrebbe picchiata col bastone.
L’accusa nei suoi confronti è di lesioni e porto abusivo di oggetti atti a offendere (il bastone lungo circa 50 cm con cui sarebbe stata picchiata la donna), aggravato dai futili motivi, “picchiata per una torta da pochi euro costituisce sicuramente l’aggravante del reato contestato all’imputato e provato dall’istruttoria dibattimentale”, ha concluso il pubblico ministero Rosa Alba Mollo chiedendo la condanna dell’imputato a un anno di reclusione.
Una richiesta di pena a cui ribatterà l’avvocato di difesa nell’udienza del 21 ottobre prima.
