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Giovedì 17 luglio 2025

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Maurizio Marello vs il suo ex partito del Pd

L'ex consigliere albese accusa i suoi successori in consiglio regionale di non fare vera opposizione a Cirio

Alba

La Guida - Maurizio Marello vs il suo ex partito del Pd

Botta e risposta senza eslusione di colpi tra l’ex Pd ed ex consigliere regionale, Maurizio Marello, di Alba, e il suo ex partito provinciale.

Marello, che è stato anche per dieci anni sindaco di Alba e poi si è dimesso qualche mese fa da presidente del consiglio,  sulle sue pagine social ha attaccato gli colleghi del consiglio regionale del Partito Democratico accusandoli di non fare opposizione a Cirio. “Ho trascorso cinque anni in Regione nel gruppo del Partito Democratico. Ho capito che l’opposizione è un mestiere. L’obiettivo non è andare al governo ma mantenere le proprie posizioni. Peraltro lautamente retribuite – scrive Marello -. Così Cirio non ha problemi e può continuare a procedere al governo senza problemi e senza limiti. Il Consiglio regionale è un teatrino, dove ciascuno recita la propria parte. Lo dico con vergogna: anch’io l’ho recitata, inconsapevolmente, ma l’ho recitata. Il risultato finale è così riassumibile: una regione allo sbando; sanità pubblica in ginocchio; fondi regionali sprecati in mille rivoli”.

A prenderla male non è stato Cirio, che di Marello è conterraneo di Alba, e la maggioranza di chi governa la Regione, che Marello dice “allo sbando”, ma i suoi ex amici del Partito Democratico della Provincia di Cuneo. Oggi in Regione a Palazzo Lascaris sui banchi dell’opposozione come è stato Marello per cinque anni, siede l’ex segretario provinciale e sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni. La risposta dei dem è senza esclusione di colpi.
“Ci fa sinceramente piacere constatare che, uscito dal Partito Democratico, Maurizio Marello abbia ritrovato quello spirito critico, quella voglia di interrogarsi e interrogare che, forse, negli anni passati sembravano talvolta offuscati dal peso delle responsabilità istituzionali. Succede: spesso il ruolo pubblico impone prudenza, mentre l’osservazione esterna consente libertà e leggerezza… Leggiamo le sue parole con rispetto, e anche con un pizzico di bonaria ironia. Perché c’è qualcosa di curioso nel denunciare oggi i limiti di un’esperienza politica che lo ha visto protagonista per tanti anni, a livelli importanti, da sindaco a consigliere provinciale e regionale. Ma ognuno ha il diritto, anzi il dovere, di ripensare il proprio cammino e di trarne lezioni… Se davvero Marello pensa che serva una nuova stagione di idealità e coraggio, non possiamo che esserne contenti. Anche noi la auspichiamo. Ma quella stagione si costruisce con generosità, non con amarezza. Con rispetto, non con risentimento. Con il contributo, non con la denuncia fine a se stessa”.
E la stoccata finale: “Ci sia consentito quindi di non raccogliere lezioni definitive da chi, per lunghi anni, ha contribuito a quel percorso e a quella storia. Noi non ci sentiamo attori di un teatro. Siamo, più semplicemente, una comunità viva che ogni giorno prova a fare la propria parte. Non ci si può voltare indietro e poi pretendere di spiegare agli altri dove andare, per dirla alla Walter Veltroni, un leader che ancora oggi ci insegna a guardare il futuro con fiducia, non con nostalgia o rancore. Buona strada, Maurizio. Se sarà una strada nuova, più giusta e più coraggiosa, avremo comunque fatto tutti un passo avanti. Anche noi”.

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