
Torna, dal 18 al 20 luglio, l’occasione per sentirsi parte di un’esperienza che è insieme sportiva e turistica, di condivisione e contatto con se stessi: la “100 Miglia del Monviso”.
Nata cinque anni fa con l’intento di unire in un unico itinerario borghi medievali e paesaggi montani, oggi contempla gare satellite per un trittico di distanze (160, 50 e 20 km) per arrivare davvero a tutti coloro che amano il trail e le corse in natura.
Dai portici antichi e dalle caffetterie di uno dei borghi più belli d’Italia, alle pietraie che costeggiano i sentieri ai piedi del Monviso. Accanto alla regina, la 100 Miglia Monviso – M160K, altre tre gare che accenderanno i riflettori sulla corsa in montagna: da un lato le gare collaterali M50K da 50km e M20K da 20km, dall’altro lo storico Monviso Trail, a fine agosto, un concentrato di vedute mozzafiato ai piedi del Re di Pietra, con partenza da Crissolo.
Tre le distanze contemplate.
M160K
Sicuramente la sfida più grande che il territorio possa offrire: 9.000 metri di dislivello positivo che si sviluppano in 160 km tra Valle Po – Bronda e Valle Varaita, con partenza e arrivo nella capitale dell’antico Marchesato: Saluzzo. Alle 21 di venerdì sera il centro cittadino si accenderà per accompagnare l’inizio dell’avventura di centinaia di ultra-runner. Il percorso si sviluppa inizialmente sulle colline della Valle Bronda, per poi uscire dai boschi arrivando al Colle di Gilba, panoramico crocevia a cavallo delle valli Po e Varaita.
Di lì Rifugio Bertorello e Pian Munè, quindi discesa su Oncino, passaggio a Ostana e tappa nella prima importante base vita di Crissolo. Da qui inizia l’alta montagna, 40 km al cospetto del Monviso, passando per i Rifugi Quintino Sella e Vallanta, rifugio da cui si sale ancora al Passo della Losetta per poi iniziare una lunga “discesa” lungo la Valle Varaita, passando per Chianale, in un sentiero tra Italia e Francia, per poi trovare il lungolago di Pontechianale, che porta a Casteldelfino e quindi a Sampeyre, da cui si ricomincia a salire verso Meira Paula. Dopo una discesa a Brossasco, ultimo sforzo fino a Santa Cristina di Verzuolo, da cui si inizia a intravedere il traguardo.
M50K
Anche per il 2025 la grande novità vedrà interessata la distanza intermedia con un percorso, almeno nella prima parte, completamente inedito con partenza nuovamente in Valle Po. 50 km e circa 3.000 metri di dislivello, a cavallo tra bassa Valle Po e bassa Val Varaita. Si parte da Sanfront (Valle Po) per percorrere quasi completamente la vecchia strada che giunge sino al colle di Gilba passando per antiche rovine, una cava di calcare, borgate caratteristiche e piste forestali. Di qui la prima discesa verso Borgata Lantermini e poi il passaggio in Valle Varaita risalendo verso il Colle del Prete, quindi, raggiunta la vetta del Monte Ricordone, si raggiungono per gli ultimi 30 km gli atleti partiti la sera precedente da Saluzzo, attraverso Brossasco, Isasca, San Bernardo del Vecchio e Santa Cristina, per raggiungere la festa in centro a Saluzzo.
M20K
Che cosa mancava alla 100MM? Una gara corta che desse modo anche a coloro che hanno pochi km nelle gambe, o poco tempo, di far parte della “grande famiglia” della 100. La domenica mattina, 20 km e circa 1.000 metri di dislivello da Brossasco sino a Saluzzo passando per Isasca, San Bernardo del Vecchio e Santa Cristina. Un tragitto in un bosco antico, tra chiese e colli, per chiudere con 5 km che ti fanno immergere nell’Italia del 1500, in un Marchesato la cui bellezza è oggi valorizzata e protetta quotidianamente.