Lo aveva anticipato il suo difensore, l’avvocato Piermario Morra, e così è stato: dopo il lungo interrogatorio cui aveva accettato di sottoporsi lo scorso marzo rispondendo alle domande del pubblico ministero Alessia Rosati, il 45enne elettricista che il 29 settembre del 2024 aveva ripetutamente accoltellato la moglie, risarcirà integralmente la donna e poi chiederà di accedere al rito abbreviato, richiesta che verrà formulata nel corso della prossima udienza preliminare fissata per il 15 luglio.
L’accusa nei suoi confronti è di tentato omicidio aggravato e maltrattamenti; lo scorso 29 settembre la vittima si trovava in garage per prendere l’auto e andare al lavoro quando il marito la afferrò alle spalle e la colpì ripetutamente sul corpo con un lungo coltello. Nonostante le ferite alla schiena, al torace, alle braccia e alle mani, la donna riuscì ad alzarsi e a fuggire per chiedere aiuto. Venne soccorsa e ricoverata in ospedale, mentre l’uomo da quel giorno si trova sottoposto a custodia cautelare nel carcere del Cerialdo.
A suo carico anche l’accusa di maltrattamenti nei confronti sia della moglie che del figlio, i quali più volte, secondo la ricostruzione dell’accusa, negli ultimi anni furono picchiati, minacciati e vessati dall’uomo che da parecchio tempo abusava di alcol.
Dopo un iniziale silenzio, a marzo scorso aveva deciso di rispondere alle domande del pubblico ministero. “Ha colto la gravità dei fatti – aveva commentato l’avvocato Morra -; ha risposto con dignità, senza sottrarsi”, anticipando il percorso risarcitorio che è oramai arrivato a conclusione e a seguito del quale la difesa chiederà di accedere al rito abbreviato.
