È morto questa notte a Casa Famiglia in corso Dante, dove viveva da qualche tempo, Mario Merlino, 83 anni. Storico grafico era da tutti conosciuto come “Mago” non solo perché il suo cognome rievoca la leggendaria figura legata a re Artù, ma perché, con la grafica, è sempre stato in grado di fare magie. È stato dal 2000 al 2010 presidente della Promocuneo e dal 2004 al 2014, degli “Uomini di mondo” l’associazione di cui era uno dei fondatori, di chi ha fatto il militare a Cuneo, nata partendo dalla celebre frase di Totò. A lungo nello staff della Stracôni, componente Comitato organizzatore dal 1979 al 2011, di cui ha curato diverse locandine negli anni. Era tra i soci fondatori anche dell’associazione Primalpe.
Personaggio ironico e sempre con la battuta pronta, Mario Merlino aveva iniziato a lavorare a 14 anni nell’azienda di foto riproduzione, la Reprocolor di Roberto Varetti a San Rocco Castagnaretta dove è rimasto per 40 anni fino alla pensione, curando la grafica di una miriade di eventi e di pubblicità, dall’inaugurazione del Monumento della Resistenza ai Carnevali di Cuneo, dai vari Capodanni del Toselli alle campagne de La Guida. Grande appassionato di politica, socialista convinto, ha collaborato però con tutto quello che chiamava il “pentapartito” della prima Repubblica.
In un’intervista a La Guida per i suoi 80 anni e per celebrare la lunga collaborazione con la Straconi riferiva: “Dopo la pensione mi sono dedicato sempre e solo ai miei hobby. Non ho più fatto un’ora di lavoro. Mi hanno cercato da altre aziende per chiedermi di lavorare per loro nei periodi in cui avevano troppe richieste, ma ho sempre risposto: ‘Quando lavoravo facevo il signore, cioè stavo a casa sabato pomeriggio e domenica, adesso verrò mica a lavorare nel fine settimana?’. E non sono mai andato. La vita va anche vissuta e goduta. Tante volte, da quando avevano introdotto l’ora legale, dopo 10-11 ore di lavoro, prendevo la moto, andavo fino al colle della Maddalena e tornavo indietro per mangiare cena. Non c’era nessuno e, dove c’era buona visibilità, mi divertivo a tagliare le curve, a destra e a sinistra. Avevo comprato una moto Benelli 650, a 2 cilindri. Costava una barca di soldi, ma mi divertivo da matti. Adesso mi diverto a restaurare soldatini e carri armati, alcuni pezzi sono meravigliosi. Rifaccio le armi e a volte li modifico anche più e più volte. Mi dispiace solo che qui non c’è un museo per poterli esporre”.
Lasci la sorella Isabella con Carlo, i nipoti Angelo con Ileana, Mauro e i pronipoti Cristian, Ettore, Nicole e Isabel.
Il rosario sarà recitato giovedì 10 luglio alle ore 17,30 nella Chiesa di San Sebastiano in Contrada Mondovi a Cuneo. I funerali si svolgeranno nella chiesa Cattedrale venerdì 11 luglio alle ore 10. Seguirà l’inumazione nel cimitero urbano.