Forse avevano pensato a una sorta di remake del celebre film “Fuga per la vittoria”, solo che in quel caso la partita di calcio serviva a preparare una clamorosa fuga dal campo di prigionia, mentre qui i palloni servivano a contenere i cellulari da introdurre all’interno del carcere, a Saluzzo. “In 17 anni di carriera non ho mai visto una cosa simile”, ha riferito in aula l’assistente capo che il 7 luglio 2021 stava facendo l’ultimo turno di guardia, quando vide un pallone da calcio volare all’interno del muro di cinta e poi vide un uomo scavalcare: “L’antiscavalcamento non funzionava e lui disse che aveva perso tre palloni e che stava con sua zia, ma guardando fuori non ho visto nessuno e l’ho accompagnato per l’identificazione”. A suscitare i sospetti degli agenti era il fatto che l’uomo aveva gli auricolari e parlava al telefono: “Abbiamo aperto i palloni e dentro c’erano i cellulari. Erano stati cuciti bene, ma prendendoli in mano si sentiva un rumore strano”. La signora venne successivamente rintracciata, veniva da Casoria ma l’agente non sapeva se visitasse regolarmente il carcere: “Per quello che ne so i palloni sarebbero stati indirizzati al campo sportivo, ma da quel giorno una direttiva impose di ritirare tutti i palloni”. Ora A. M. e G. F. sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. A conclusione dell’istruttoria, il prossimo 24 settembre il processo verrà discusso prima della sentenza.