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Giovedì 17 luglio 2025

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Nel weekend c’è il “Premio Ostana: scritture in lingua madre”

Dal 27 al 29 giugno, presenti autori di lingua madre da tutto il mondo per una celebrazione della biodiversità linguistica attraverso parole, musica, cinema, all’insegna dello spirito della convivenza tipico della cultura occitana

Ostana

La Guida - Nel weekend c’è il “Premio Ostana: scritture in lingua madre”

Il “Premio Ostana: scritture in lingua madre” (i cui dettagli sono reperibili su www.premioostama.it) è l’evento internazionale dedicato alle lingue madri che ogni anno riunisce a Ostana, borgo occitano ai piedi del Monviso, autori di lingua madre da tutto il mondo per una celebrazione della biodiversità linguistica attraverso parole, musica, cinema, all’insegna dello spirito della convivenza tipico della cultura occitana.

Il Premio torna per la sua XVII edizione da venerdì 27 a domenica 29 giugno, come sempre nel centro polifunzionale della borgata Miribrart. Nella sua storia, il festival ha dato voce a 96 autori di 50 lingue da tutti e 5 i continenti, consolidando una vera e propria rete internazionale di autori, appassionati e sostenitori della diversità linguistica che fanno di Ostana un appuntamento di riferimento in tutto il mondo, riconosciuto anche dall’Unesco, che ha proclamato il “Decennio Internazionale per le lingue indigene 2022-2032”, e da due network internazionali fondamentali per la difesa della diversità linguistica come ELEN (European Language Equality Network) e NPLD (Network to Promote Linguistic Diversity). Le sinergie che si creano anno dopo anno tra i Premiati, gli invitati e i collaboratori del Premio fanno nascere collaborazioni uniche, che hanno consolidato il Premio Ostana non solo come un’istituzione per la difesa delle lingue madri, ma anche un luogo di creazione artistica collettivainternazionale che perdura oltre gli appuntamenti del Festival.
“Sensa raïtz pas de flors” – senza radici non ci sono fiori – è il motto che guida lo spirito degli incontri di questa edizione, e che ha ispirato il Collettivo Premio Ostana nella composizione dell’omonima canzone-inno che accompagnerà le celebrazioni del festival. Si tratta di un verso antico, nato nella poesia dei trobadors e delle trobairitz dell’Occitania medievale. Un’immagine semplice e potente: senza radici, nessun albero cresce, nessun fiore sboccia, nessun colore accende il mondo. Così sono le lingue madri: radici profonde che nutrono le identità, che danno forma ai pensieri, che raccontano visioni del mondo irripetibili. Ogni lingua porta con sé la memoria di un popolo, il cammino di una cultura viva, capace di incontrare, contaminare, trasformare e così facendo proiettarsi nel futuro. Preservare una lingua significa non lasciare appassire quel fiore unico che essa rappresenta.
Il Premio Ostana nasce da questa consapevolezza: celebrare le lingue come semi di futuro, come gesti di cura verso ciò che ci rende umani, diversi e insieme parte dello stesso giardino. In questo spirito nasce la canzone ideata dal Collettivo Premio Ostana, il gruppo di lavoro che anima e segue il Premio Ostana nella sua parte performativa (Paola Bertello, Flavio Giacchero, Luca Pellegrino, Marzia Rey).
Il testo prende ispirazione dalla canso “Can vei la flor” di Bernart de Ventadorn, uno dei più grandi trovatori del XII secolo. Le prime due strofe originali sono state intrecciate a un refrain di nuova composizione che si innesta sulle parole del trobador. Il canto vuole costruire un ponte: tra poesia e contemporaneità, tra le radici della cultura occitana e l’urgenza del nostro tempo. Un inno alla cura, all’amore e alla convivenza, contro i venti di guerra e divisione.
Il Premio Ostana è un premio letterario, di traduzione, di musica e di cinema dedicato alle lingue madri, senza distinzione di numero dei parlanti o ampiezza del territorio.
Gli autori e le autrici premiati nella XVII edizione saranno: Kristian Braz (lingua bretone, Francia) – Premio speciale; Soulama Maténé Martine “Téné Tina” (lingua cerma, Burkina Faso) – Premio internazionale; Francesca Sammartino (lingua croata, Italia) – Premio minoranze linguistiche storiche in Italia; Berta Dávila (lingua galiziana, Spagna) – Premio giovani; Éamon Ó Ciosáin (lingua irlandese, Irlanda) – Premio traduzione; Estelle Ceccarini (lingua occitana, Francia) – Premio lingua occitana; Marie Olga Sohantenaina, in arte “Olga del Magascar” (lingua malagasy tsimihety, Madagascar) – Premio musica; Mano Khalil (lingua curda, Siria) – Premio cinema. Otto categorie per otto artisti che, accompagnati da un tutor, trascorreranno a Ostana le giornate del 27-28-29 giugno in compagnia del pubblico in un clima di scambio e di convivéncia.

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