È stata firmata, mercoledì 18 giugno al Castello del Valentino di Torino, la convenzione tra la Fondazione Ordine Mauriziano, i Comuni di Revello, Rifreddo, Cavour e il Politecnico di Torino per l’individuazione di azioni comuni finalizzate a valorizzare il concentrico dell’Abbazia di Staffarda (il complesso architettonico abbaziale e il borgo rurale), il monastero di Santa Maria della Stella di Rifreddo, la cappella Marchionale e la Chiesa Collegiata della Beata Vergine Assunta di Revello, l’Abbazia di Santa Maria di Cavour.
Quattro simboli del territorio: l’Abbazia Santa Maria di Staffarda è uno dei monasteri medievali più importanti e affascinanti del Piemonte; il Monastero di Santa Maria della Stella di Rifreddo, fondato nel 1219 da Agnese di Saluzzo, fu uno tra i più importanti monasteri cistercensi femminili del Piemonte e nel 1495 teatro di un processo alle “masche” di cui sono conservati i verbali degli interrogatori nell’archivio storico di Rifreddo; la Collegiata della Beata Vergine Assunta ospita nelle navate laterali importanti e preziose pale d’altare e, infine, l’Abbazia romanica di Santa Maria di Cavour è la più antica fondazione monastica del territorio esteso tra pinerolese e saluzzese.
Le attività stabilite dalla convenzione riguardano la conoscenza, promozione e valorizzazione del territorio, partendo dalla messa in rete dei siti. La valorizzazione, oltre a prevedere percorsi orientati alla comunicazione in forma congiunta degli eventi e delle iniziative in programma nei siti museali, comprende anche iniziative di studio, di formazione e di didattica da individuare in collaborazione con il Politecnico di Torino.
Saranno inoltre formulate proposte organiche e condivise sulle strategie per il recupero urbanistico e architettonico, culturale e artistico, paesaggistico e naturalistico dei siti culturali, anche finalizzate a candidature unitarie tra Comune di Rifreddo, Comune di Revello, Comune di Cavour e Fondazione Ordine Mauriziano, oltre a ulteriori eventuali enti e operatori economici aderenti, per la partecipazione a bandi di finanziamento europei o regionali. Tra i settori di studio, ritenuti particolarmente rilevanti sotto il profilo del superamento dei confini amministrativi e per il riconoscimento di un’unità territoriale, l’indagine dei materiali lapidei presenti e largamente utilizzati nella zona geografica, oltre ai forti collegamenti territoriali dei siti religiosi interessati.
