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Lunedì 16 giugno 2025

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Asl Cn2, assunzioni bloccate e mancati rinnovi: Cgil chiede risposte

Dura presa di posizione del sindacato, che fa emergere l'incoerenza tra lo stop e le esigenze del territorio

Alba-Bra

La Guida - Asl Cn2, assunzioni bloccate e mancati rinnovi: Cgil chiede risposte

Con una nota diffusa oggi (lunedì 16 giugno), la Fp (Funzione pubblica) Cgil, da Carmelo Castello e Giovanna Cresci (nella foto), l’organizzazione sindacale assume una forte presa di posizione nei confronti dell’Asl Cn 2 (Alba-Bra) in merito a questioni contrattali e stop alle assunzioni.
“Nel mese di maggio, l’Amministrazione dell’ASL CN2 ha comunicato la mancata proroga dei contratti a tempo determinato e il blocco delle assunzioni. Una decisione grave, motivata da un bilancio consuntivo chiuso in negativo, con circa 7 milioni di euro di sforamento sul tetto di spesa, in parte causato dai processi di internalizzazione.
L’ASL CN2, ovvero l’Azienda Sanitaria Locale di Cuneo 2, serve una popolazione di circa 169.000 cittadini. Un territorio vasto e complesso, che non può permettersi un blocco del personale. Un esempio concreto di eccellenza è il nuovo Ospedale di Verduno, inaugurato nel luglio 2020 e intitolato a “Michele e Pietro Ferrero”: una struttura moderna, fortemente voluta dal territorio fin dagli anni ’90, e considerata un vero fiore all’occhiello della sanità pubblica. In un contesto del genere, fermare le assunzioni rappresenta un danno grave non solo per i servizi, ma anche per la fiducia dei cittadini.
Non vanno dimenticati, inoltre, i lavoratori che, dopo aver superato concorsi pubblici, oggi rischiano di rimanere senza occupazione. Un fatto ancora più drammatico in un periodo storico di forte incertezza economica e sociale.
Una scelta che contrasta apertamente con le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale alla sanità Piemonte, Federico Riboldi, che ha parlato di oltre 600 nuove assunzioni nel sistema sanitario regionale. Tuttavia, la realtà è ben diversa: le ASL che hanno raggiunto il limite di spesa sono oggi costrette a bloccare le assunzioni, compromettendo gravemente i servizi sanitari.
L’Osservatorio regionale sul personale sanitario, istituito nel 2023 su richiesta delle organizzazioni sindacali e della Regione, ha il compito di monitorare i dati occupazionali e l’andamento degli obiettivi, attraverso incontri mensili con la Regione. In queste sedi, la CGIL ha più volte sollevato le criticità legate al rapporto tra tetti di spesa, internalizzazioni e fabbisogno reale di personale.
A marzo 2025, la Regione Piemonte, insieme alle OOSS, aveva sottoscritto un accordo per l’apertura di un tavolo tecnico con il Ministero della Salute e il MEF, finalizzato alla valutazione dei progetti di reinternalizzazione e all’autorizzazione di un incremento dei limiti di spesa per il personale. Ad oggi, quell’impegno non è stato rispettato.
La conseguenza è drammatica: blocco del turnover, condizioni di lavoro sempre più critiche e ricadute pesantissime sulla qualità dell’assistenza. A farne le spese saranno i lavoratori, sottoposti a turni massacranti, e i cittadini, che continueranno a scontrarsi con liste d’attesa insostenibili.
La CGIL chiede alla Regione di intervenire subito, rispettando gli impegni presi, e di prorogare i contratti in scadenza il 30 giugno per 10 operatori socio-sanitari, 2 infermieri e una terapista della neuro-psicomotricità dell’età evolutiva, senza attendere oltre.
Credere nella sanità pubblica significa garantirla ogni giorno, nei fatti, non solo a parole”.

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