È morto questa notte a 94 anni, Bruno Lauro Vigna, medico e ginecologo di Chiusa Pesio, fondatore e presidente dell’Uncza, l’Unione nazionale cacciatori zona Alpi, già presidente provinciale e dirigente nazionale della Federcaccia.
Proprio l’Uncza lo ricorda come il “gentiluomo cacciatore”. Nato in valle Stura a Vinadio, dove il padre esercitava la professione di medico condotto. Dopo gli studi superiori ad Alba si laurea in Medicina e Chirurgia a Torino nel 1954 e subentra al padre nella condotta medica di Vinadio Aisone. Consegue poi la specialità in “Ostetricia e Ginecologia” a Torino nel 1959 e in “Idrologia e Crenologia” a Pavia nel 1964. Nel 1966, gli viene conferito il prestigioso “Bisturi d’Oro”, per un suo coraggioso intervento, con respirazione bocca a bocca, che salva una bimba colpita da meningite. L’anno successivo la Camera di Commercio di Cuneo lo decora di Medaglia d’Oro per il suo audace intervento in soccorso di due giovani sepolti da valanga nel vallone di Bagni di Vinadio.
Nel 1971 si trasferisce a Fossano e poi a Cuneo dove lavora come specialista ginecologo presso l’Asl. In pensione nel 2000, diventa ben presto direttore sanitario delle Terme di Lurisia, incarico che detiene fino al 2019. A febbraio di ogni anno, a partire dal 2006 fino al 2011, trascorre tre settimane in Burkina Faso (nella missione di Nanoro) per un progetto sanitario di prevenzione e vaccinazioni promosso dal Lions Club International. Per questa sua attività nell’anno 2010-2011 viene nominato Melvin Jones Fellow “For dedicated Humanitarian services”.
Ma la grande passione è sempre stata la caccia, riconprendo nelle associazioni incrichi a livello locale, regionale e nazionale. Fu anche fondatore e vicepresidente dell’Accademia Biometrica Faunistica Italiana e il Coni gli conferì la Stella d’Argento per meriti sportivi.
Lascia la moglie Rina, due figlie e i nipoti. Il funerale si svolgerà venerdì 13 giugno alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonino di Chiusa di Pesio.