Secondo i dati ufficiali divulgati dal Ministero dell’Interno l’affluenza di votanti per i cinque referendum, quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza, non ha raggiunto la soglia dei 50% più uno degli aventi diritto, pertanto la consultazione non avrà valore.
L’affluenza alla chiusura dei seggi, alle 15 di lunedì 9 giugno 2025, è infatti di poco sopra al 30% (30,58%). Il dato andrà poi corretto con le risultanze dall’estero. Poco significative le variazioni di percentuale tra i cinque quesiti.
Il mancato raggiungimento del quorum era già stato preannunciato dalla bassa affluenza registrata domenica mattina: alle 12 aveva votato appena il 7,41% contro l’11,65% del 2011, quando era stato raggiunto per l’ultima volta il quorum (si votava, sempre nello spazio di due giorni, sui quattro quesiti su privatizzazione e tariffe acqua, nucleare e legittimo impedimento per Presidente del Consiglio e Ministri). Alle 19 il dato nazionale recitava 16,17% contro il 30,34% del 2011, alle 23 raggiunta quota 22,73% contro il 41,13% del 2011. Il dato nazionale alla chiusura dei seggi nel 2011 fu del 57,04% (54,82% contando anche i dati dall’estero).
A livello regionale il dato è leggermente superiore rispetto a quello nazionale (35,20% in Piemonte), il dato più elevato di partecipazione si registra in Toscana (39,10%) ed Emilia Romagna (38,10%), 35,07% in Liguria, mentre in provincia di Cuneo l’affluenza è del 32,40%, dato inferiore solamente a quello della provincia di Torino (39,28%), poi Asti (31,60%) e Alessandria (31,45%).
In provincia di Cuneo un ipotetico quorum è stato raggiunto nei Comuni di Pietraporzio (53,33%), Macra (52,94%) e Sambuco (51,43%). Stroppo al 50,00%. Nel Comune di Cuneo ha votato il 37,85% degli aventi diritto.
Nell’ultima tornata referendaria, quella del 2022 relativa ai quesiti sulla giustizia, l’affluenza fu del 20,94% a livello nazionale, 21,69% in Piemonte, 26,22% in provincia di Cuneo e 45,95% nel Comune di Cuneo.