Tre numeri sintetizzano l’edizione 2025 della festa dell’Arma dei Carabinieri, che si è tenuta nella mattinata di oggi (giovedì 5 giugno) alla caserma “Gonzaga” di corso Soleri, nel capoluogo provinciale: i 107 anni del Carabiniere più anziano d’Italia (il garessino Renato Quaglia, nato il 25 aprile 1918 nell’alessandrino e con esperienza di guerra in Grecia e poi internato in Germania) che è stato ospite d’onore dell’evento, i 211 anni del corpo militare nel nostro Paese e poi il 90%, ovvero la percentuale dei reati si cui sono intervenuti gli uomini e le donne dell’Arma in Granda negli ultimi dodici mesi.
Il resoconto dell’attività annuale riferisce di 172 arresti in flagranza di reato e di 4.313 denunce a piede libero, oltre a 233 ordini di carcerazione oppure ordinanze di custodia cautelare per i reati più gravi. Inoltre, sono 36 i Carabinieri che hanno riportato ferite in servizio nell’ultimo anno.
Il comandante provinciale colonnello Marco Piras (nella foto sopra durante il suo intervento e sotto con Renato Quaglia) ha ringraziato i militari che operano nelle otto compagnie e nelle 75 stazioni sul territorio, e ha anche ricordato le priorità dell’Arma nella Granda: contrastare i reati contro il patrimonio, difendere la popolazione anziana dalle truffe, combattere il traffico di stupefacenti, contrastare i comportamenti pericolosi, operare con umanità ma anche con fermezza all’occorrenza, perseguire la prevenzione prima della repressione. La cerimonia si è conclusa con la consegna degli encomi ai militari per indagini e situazioni significative che li hanno visti coinvolti.
