Arrestate 13 persone per furti in numerose case del Nord Italia, in particolare nelle province di Cuneo, Asti, Verona e Vicenza. L’operazione, all’alba di ieri (martedì 3 giugno) è stata condotta dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cuneo con il supporto in fase di esecuzione dei Carabinieri Forestali del Gruppo di Cuneo, delle unità Sos “Squadre Operative di Supporto”, del personale del 1° Rgt. Piemonte, dei cinofili. e di un elicottero del 1° Elinucleo di Volpiano.
Le indagini, iniziate nel settembre 2024 a seguito di alcuni furti in appartamento su cui i Carabinieri di Cuneo hanno indagato sviluppando gli elementi informativi raccolti sulla scena del crimine. Il Nucleo Investigativo è così riuscito a connettere i dati raccolti individuando progressivamente tutti i componenti del gruppo, appartenenti alla comunità “sinti”, pedinandoli per mesi attraverso diverse regioni del nord Italia e raccogliendo elementi di prova gravi e concordanti. I fatti contestati si sono verificati tra i mesi di settembre 2024 ed aprile 2025 e riguardano in particolare 21 furti in abitazione con sottrazione di. denaro, beni di valore, armi e 7 tentati furti.
Gli indagati, organizzati e particolarmente abili nel camuffare i propri connotati, accedevano ad abitazioni prevalentemente isolate, anche dotate di sistemi di allarme avvalendosi di attrezzature particolarmente sofisticate e spesso utilizzando strumenti creati appositamente per scassinare porte, finestre e casseforti. I furti erano attentamente pianificati ed eseguiti in tutto il Nord Italia con cadenza settimanale. Il gruppo si avvaleva di vetture molto performanti ed elaborati da professionisti operanti sul territorio della provincia di Cuneo al momento non indagati.
Le operazioni di polizia guidiziaria, eseguite in provincia di Asti e Verona, si sono sviluppate anche con l’esecuzione di numerose perquisizioni locali e controlli ad officine meccaniche ed hanno consentito di rinvenire e sequestrare 2 autovetture Skoda “Yeti” con targhe contraffatte e vani modificati per nascondere la refurtiva, circa 150.000 euro in contanti in banconote di vario taglio, numerose targhe contraffatte e materiale per la loro contraffazione, gioielli e monili vari, 3 orologi marca Rolex, 1 pistola cal. 9×21 marca Tanfoglio e 10 cartucce del medesimo calibro, 1 rivoltella cal. 7,65 marca Fegyvergya, 1 pistola semiautomatica cal. 320 marca Harrington, vestiario di varie marche ed accessori di abbigliamento, 24 smartphone e ricetrasmittenti, tutto materiale ritenuto provento di pregresse attività predatorie ed utilizzato per la loro commissione. Ulteriori accertamenti sono in corso per riscontrare. la proveniente della refurtiva. Gli arrestati al termini delle formalità di rito sono stati associati presso le case circondariali di Cuneo, Alessandria, Asti, Vercelli e Torino. La loro posizione è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ne accerterà le eventuali responsabilità nel corso del successivo processo.