“Finalmente la Provincia di Cuneo ha accolto le nostre istanze per tutelare le specie ittiche del territorio e, nel contempo, preservare l’ecosistema e la biodiversità”. Con queste parole Giacomo Pellegrino – presidente regionale e provinciale della Fipsas, Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee – commenta la decisione dell’ente provinciale di approvare il piano aggiornato per il contenimento del Cormorano, uccello acquatico che mangia fino a mezzo chilo di pesce al giorno sottraendolo da torrenti, fiumi e laghi. “Il rischio – sottolinea il presidente Fipsas Giacomo Pellegrino – è che le specie autoctone spariscano, creando così un disequilibrio pericoloso per la fauna e la flora acquatica. Ripetutamente e con insistenza la Federazione da anni chiedeva agli uffici di competenza un aggiornamento del piano di contenimento, indispensabile per preservare una ricchezza, come quella ittica, che è il fiore all’occhiello del Cuneese”.
L’aggiornamento del piano di contenimento non era più rinviabile, vista la necessità di renderlo più attuale per far fonte ad una presenza del cormorano in continua crescita. “Ancora nella riunione di metà febbraio del Comitato Consultivo Provinciale per la Pesca, relativamente all’argomento cormorani, è stata formulata una specifica proposta di aggiornamento, su richiesta della nostra Associazione – precisa il presidente Fipsas -, al fine di chiedere con forza, per l’ennesima volta, un’azione di contenimento”.
Tra le novità del piano aggiornato anche la possibilità di autorizzare abbattimenti che possono essere eseguiti non solo dalla polizia provinciale, ma anche da guardie venatorie volontarie, cacciatori iscritti negli ambiti territoriali di caccia o nei comprensori alpini delle aree interessate, previa frequenza di corsi di formazione autorizzati. “Anche questa è una vittoria importante per la Fipsas Cuneo”, precisa il presidente Pellegrino.
Inserite nel Piano Pesca 2025/2030 anche più specie ittiche autoctone da tutelare, ossia oltre la trota marmorata, nel piano di tutela rientrano anche temolo e savetta.
“La nostra Federazione – precisa il presidente – è molto attenta alle specie autoctone che popolano i nostri corsi d’acqua, tanto che gestiamo degli incubatoi, in collaborazione anche con l’Associazione Pesca Ambiente, per garantirne la riproduzione e quindi sostenere il ripopolamento. Questo significa aiutare l’ambiente e la sua biodiversità”.
Inoltre nel Piano Pesca della Provincia sono stati inseriti nuovi tratti dello Stura di Demonte, dei torrenti Maira e Varaita. Ex novo tratti del Fiume Po e aree limitrofe e tratti del torrente Corsaglia. In totale sono stati inseriti 221 km contro i 70 km del piano precedente, lungo il quale saranno attuate le disposizioni appena approvate in Consiglio provinciale.
“Siamo sicuramente soddisfatti – conclude il presidente Fipsas Cuneo Giacomo Pellegrino -, ma attendiamo ancora il via alle emissioni di pesce nei fiumi, attività già concessa ed autorizzata da altre Province piemontesi, mentre quella di Cuneo non ha ancora provveduto”.