Il Segretario di Radicali Italiani, Filippo Blengino, è stato rilasciato nella serata di ieri, giovedì 22 maggio, dopo che il magistrato di turno non ha convalidato l’arresto. Blengino aveva inaugurato ieri alla sede nazionale di Radicali Italiani un “CBD shop”, disobbedendo al Decreto sicurezza che ha equiparato la cannabis light a quella con il THC, e quindi equiparando anche la sanzione penale per chi vende prodotti a base di CBD: fino a vent’anni di carcere per spaccio. Blengino ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti entrando nella sede del partito, sequestrando la merce e arrestato il segretario, poi denunciato per spaccio ai sensi dell’art. 73 del Testo Unico Stupefacenti. “Un risultato – scrivono i Radicali Italiani in una nota – che ci soddisfa, che mette in pericolo la libertà di Blengino – rischia fino a vent’anni di carcere – ma che ci dà la possibilità di arrivare a processo e di provare a sollevare la questione di legittimità costituzionale, con l’obiettivo di smantellare questa norma liberticida davanti alla Consulta”.
