Si terranno domani, mercoledì 21 maggio, alle ore 15 presso la chiesa Santa Maria da Val a Peveragno i funerali di Françoise Giorgis, 86 anni già Capo Delegazione del Fai dal 2016 al 2019, figura centrale nella storia e nello sviluppo del Fai cuneese e vicepresidente della Compagnia del Birùn Donna di rara forza e raffinata eleganza, ha amato profondamente la bellezza, la compagnia e la vita, la Giorgis è stata una dlele protagonista della vita culturale peveragnese e non solo. È tsta tra i fondatori della Compagnia del Birùn accanto a Ritra Viglietti sin dal 1991.
Lascia i figli Speronella e Giorgio, insieme ai suoi amati nipoti Lily, Olivia, Adriana, Mary, Giovanni e Giordano.
“La Delegazione FAI di Cuneo – scieve il capo delegazione Roberto Audisio – partecipa con sincero dolore alla scomparsa di Françoise Giorgis. Donna di rara sensibilità, intelligenza e cultura, Françoise ha guidato la Delegazione con uno stile inconfondibile, lasciando un segno profondo in chi ha avuto la fortuna di collaborare con lei. La sua eleganza naturale non era solo un tratto personale, ma un vero e proprio modo di intendere il bello, che ha saputo trasmettere con discrezione e autorevolezza. A lei dobbiamo l’insegnamento prezioso della cura per lo stile, della ricerca della qualità, della dedizione attenta e appassionata per ogni dettaglio. Con il suo garbo, la sua capacità di ascolto e la sua visione sempre lucida e generosa, Françoise ha saputo unire le persone, costruire relazioni profonde e durature, e far crescere una comunità di volontari motivata e coesa. Ha fatto del FAI non solo uno strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio, ma anche un luogo di incontro e di crescita personale. Il suo amore per l’arte, l’architettura, la natura e la cultura era autentico e contagioso. Il suo sguardo sulle cose sapeva illuminare ciò che è fragile, nascosto, degno di essere riscoperto e protetto. La Delegazione la ricorda con infinita gratitudine e riconoscenza, consapevole che il suo esempio continuerà a guidare le nostre attività e a ispirare le nostre scelte. Grazie, Françoise, per quello che sei stata e per ciò che ci hai lasciato. Continueremo il nostro cammino anche nel tuo nome”.