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Lunedì 19 maggio 2025

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Spintona la titolare del negozio e la rapina, condannato

Il fatto avvenne il 4 maggio 2021 in frazione Trappa di Garessio, per un bottino di circa 350 euro

Garessio

La Guida - Spintona la titolare del negozio e la rapina, condannato

C’erano quattro persone a bordo della Yaris che il 4 maggio 2021 si fermò davanti a “I biscotti delle nonne”, negozio di alimentari di frazione Trappa che pochi minuti dopo venne rapinato. L’autore materiale era stato secondo l’accusa Ciro De Martino, rinviato a giudizio per rapina. Gli altri tre, due ragazze che viaggiavano sui sedili posteriori e l’uomo al volante, Simone Reale, avevano scelto il rito abbreviato ed erano stati condannati in primo grado, ma solo per quest’ultimo la condanna a un anno e otto mesi è stata confermata in appello e ora attende il ricorso in Cassazione. Stando a quanto riferito dalla titolare del negozio, De Martino dopo aver tergiversato un po’ aveva acquistato sigarette e una bottiglietta d’acqua e pagato in monete: “Avevo aperto il registratore e stavo contando le monete quando è venuto accanto a me, mi ha dato una spinta e ha preso i soldi, 350 euro circa”. La donna uscì dal negozio urlando e fece in tempo a vedere le prime due lettere della targa dell’auto che era intanto stata notata anche dal meccanico dell’officina sull’altro lato della strada e dal ragazzino che usciva dal negozio della vittima mentre entrava il rapinatore; entrambi avevano notato l’auto grigia con dentro due ragazze sedute sul sedile posteriore. Grazie a questa segnalazione l’auto fu fermata poco dopo da una pattuglia della stazione di Nava. Nel portafogli di una delle due c’erano 750 euro: “La ragazza ci mostrò due ricevute di bancomat per un totale di 680 euro”, aveva riferito in aula uno dei due Carabinieri che avevano fermato l’auto. La titolare del negozio non riuscì a riconoscere il rapinatore, ma intanto, sottoposti a intercettazioni telefoniche, i quattro della Yaris parlavano di quello che era accaduto e che il pubblico ministero Alberto Braghin aveva ricostruito nell’arringa con cui aveva chiesto la condanna dell’imputato a tre anni e quattro mesi e mille euro di multa, “perché lui ha riconosciuto Ciro, è solo una conferma” dicevano al telefono due degli indagati, riferendosi ai testimoni che erano dall’altra parte della strada e avevano visto l’auto e chi c’era dentro. Ancora più chiare le dichiarazioni di una delle due ragazze ascoltata al telefono mentre parla con una persona estranea ai fatti: “Io non l’ho fatta la rapina, era una persona che era in macchina con me, Ciro, non lo conosci. Ha detto che andava a fare una rapina, ma pensavo che scherzasse. Ha picchiato una vecchia e gli ha portato via tutti soldi in un negozio”. Alla richiesta dell’accusa si è associata la parte civile con l’avvocato Stefano Barzelloni che ha chiesto un risarcimento di 5.000 euro, mentre l’assoluzione è stata chiesta dal difensore l’avvocato Ileana Marmi che ha fatto leva sulle contraddizioni di uno dei testimoni in merito all’abbigliamento dell’imputato e al fatto che la vittima non era riuscita a riconoscerlo. Diversa la conclusione del giudice che ha condannato De Martino a tre anni e quattro mesi, accordando anche i risarcimento di 5.000 euro per la vittima.

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