Domani (martedì 20 maggio) è la giornata mondiale delle api, istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo essenziale al benessere del pianeta e allo sviluppo sostenibile. Api, bombi, farfalle e altri insetti impollinatori garantiscono la riproduzione di oltre il 75% delle colture alimentari mondiali e favoriscono la biodiversità degli ecosistemi naturali. Il loro impatto sull’economia globale è stimato tra 235 e 577 miliardi di dollari all’anno, mentre in Italia si contano più di 1.000 specie di api selvatiche, spesso sconosciute ma fondamentali.
In Piemonte, la Fondazione AGRION per lo sviluppo dell’agricoltura piemontese (ex Creso), con il coordinamento operativo di Matteo Bontà e Ariele Muzzarelli, è da anni in prima linea su questo fronte: “Grazie alla collaborazione di tutti i settori di ricerca della Fondazione – spiegano dall’ente – e al prezioso supporto di numerosi colleghi, sono stati sviluppati progetti innovativi che mettono insieme ricerca scientifica, buone pratiche agricole e coinvolgimento territoriale. Un impegno che prende forma attraverso diverse iniziative, alcune delle quali particolarmente emblematiche per l’impatto che hanno avuto nel rafforzare il legame tra agricoltura, ambiente e comunità locali”.
“Gli impollinatori sono fondamentali per garantire un’agricoltura resiliente, la tutela della biodiversità e il benessere collettivo – afferma Giacomo Ballari, presidente di Fondazione Agrion -. Il confine tra ambiente naturale e coltivato è ormai superato: dobbiamo immaginare il territorio come un sistema integrato, dove agricoltori, cittadini e istituzioni lavorano insieme per proteggere ciò che ci sostiene, a partire proprio dagli impollinatori, una responsabilità comune che riguarda il nostro presente e, soprattutto, il nostro futuro. Questa sfida si vince solo insieme. Una sfida per le api, per noi e per il futuro”.
