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Lunedì 19 maggio 2025

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Cascina Vecchia, Boselli chiede una “commissione speciale d’inchiesta”

La richiesta alla sindaca del consigliere di opposizione per “fare chiarezza sulla situazione della struttura" dopo la rinuncia di Open Baladin alla concessione

Cuneo

La Guida - Cascina Vecchia, Boselli chiede una “commissione speciale d’inchiesta”

Giancarlo Boselli chiede di istituire una commissione temporanea speciale e d’inchiesta per fare chiarezza sulla situazione di Cascina Vecchia dopo l’annuncio di Open Baladin di voler rinunciare alla concessione per la gestione della struttura di proprietà comunale, ristrutturata negli anni scorsi con circa 2,5 milioni di euro finanziati con il Bando Periferie. La richiesta è contenuta nell’interrogazione presentata dal capogruppo degli Indipendenti al presidente del Consiglio comunale e alla sindaca in vista del prossimo consiglio, convocato per lunedì 26 e martedì 27 maggio.

Nella sua interpellanza, il consigliere di opposizione chiede alla sindaca se ritenga “accettabile che questa situazione di stallo indefinita possa continuare anche alla luce della necessità di chiarire per quali motivi fossero state fatte modifiche contrattuali non essendo stato eseguito all’interno dei locali alcun lavoro (neanche parzialmente) di competenza dei gestori”. Per quale motivo, chiede Boselli, “non sono ancora state convocate le commissioni competenti per un aggiornamento sullo stato delle cose. Non ritiene opportuna e utile l’istituzione di una commissione temporanea speciale e d’inchiesta che faccia chiarezza sulla situazione anche per evitare che si possano creare situazioni che nel prolungarsi dei tempi possano eventualmente portare alla possibile configurazione di danni erariali”.

Le ultime tappe

“L’Amministrazione aveva consegnato le chiavi e quindi l’immobile ai gestori che avrebbero dovuto provvedere al completamento e all’arredo degli interni – ricorda Boselli nella sua interrogazione – Nel maggio 2024 il contratto di concessione era stato m odificato definendo che il canone non avrebbe dovuto essere versato fino a quando la struttura non fosse stata operativa con il termine di 6 mesi dalla firma e che le attività previste in sede di offerta sarebbero state attivate entro 180 giorni dall’inizio operatività con detrazione e compensazione dei canoni già versati senza effettivo utilizzo del locale”.

Nel sopralluogo effettuato nell’ottobre 2024 dalle commissioni consiliari competenti “fu possibile constatare che non era stato effettuato alcun lavoro da parte dei gestori” e pochi mesi dopo, nel febbraio 2025 è arriva la rinuncia da parte di Open Baladin.

“Il 18 marzo il nostro gruppo ha potuto effettuare un nuovo sopralluogo da cui risultava evidente che comunque anche fino a quella data nessun ulteriore lavoro all’interno dell’immobile fosse stato fatto” e nel consiglio comunale di aprile “avevamo chiesto all’assessore Clerico quali iniziative stava adottando l’amministrazione per una positiva soluzione della vicenda non ottenendo alcune risposta precisa in merito”.

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