In vista del rinnovo delle cariche dell’Atl del Cuneese (il 26 maggio si riunisce l’assemblea degli elettori), arriva la candidatura al nuovo consiglio di amministrazione di Giorgio Chiesa, 65 anni, presidente dell’associazione Albergatori ed Esercenti turistici della provincia di Cuneo, imprenditore contitolare dell’hotel Palazzo Lovera e di Ligure&Leisure a Cuneo e tra i diversi incarichi componente anche della giunta della Camera di commercio. La sua candidatura è sostenuta con “convinzione” da Ascom Cuneo, Confcommercio provinciale e associazione Albergatori ed Esercenti Turistici della Provincia di Cuneo e si aggiunge a quella di cui si parla da tempo di Mariano Occelli, 61 anni, imprenditore di Borgo San Dalmazzo, che sarebbe sostenuta dal centrodestra a livello regionale.
Roberto Ricchiardi, presidente di Ascom Cuneo dichiara: “Questa candidatura nasce dalla profonda consapevolezza dell’importanza strategica che l’Atl riveste per la promozione e lo sviluppo del turismo nella nostra provincia. In quanto istituto ad emanazione turistica, l’Atl necessita di una governance che comprenda appieno le dinamiche, le esigenze e le potenzialità del settore”. E aggiunge che “la candidatura di Giorgio Chiesa non si basa unicamente sulla sua indiscussa esperienza, ma soprattutto sulle solide competenze maturate in anni di impegno attivo nel tessuto economico e turistico del nostro territorio. La presenza di Giorgio Chiesa garantirebbe un collegamento diretto e costante tra le istanze delle imprese del settore e le strategie di promozione turistica elaborate dall’Agenzia”.
Giorgio Chiesa sottolinea: “Confidiamo da un lato nel sostegno delle istituzioni tutte e degli stakeholder del territorio senza avere la pretesa di imporci affinché la mia candidatura possa concretizzarsi in una sintesi equilibrata rispetto alle forze in campo. Auspico che mi possa essere concesso di potere conferire il mio contributo al Consiglio di Amministrazione dell’Atl con una voce che in base alle competenze che potrei apportare rafforzi in maniera responsabile un istituto così profondamente radicato nel settore turistico provinciale”.