Domani (venerdì 16 maggio) a Centallo, alle 16.30 nella sala della mappa della biblioteca civica che porta il suo nome si terrà un convegno per ricordare la figura di Faustino Dalmazzo, partigiano, avvocato e storico della Resistenza nato a Centallo nel 1919. A ricordare la sua figura, dopo i saluti istituzionali, interverranno Michele Calandri (“Faustino Dalmazzo partigiano”), Maria Di Massa (“Faustino Dalmazzo difensore della Resistenza”), Marco Ruzzi (“Eredità culturali sul territorio: il fondo Faustino Dalmazzo”) e il docente universitario Giorgio Sobrino (“Il fondo della biblioteca del dipartimento di Giurisprudenza presso la sede di Cuneo”). A moderare il dibattito sarà Renato Paparo, presidente della fondazione Faustino Dalmazzo: l’evento è promosso in collaborazione con il Comune di Centallo e l’Ordine degli avvocati.
Faustino Dalmazzo, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1940, svolse il servizio militare come sottotenente del secondo reggimento Alpini: l’8 settembre 1943, al momento della stipula dell’armistizio, si trovava a Cuneo e decise di sposare attivamente la causa della Resistenza, diventando uno dei primi organizzatori della lotta partigiana nella Granda.
Dopo aver rivestito il ruolo di comandante della ventesima e della ventunesima brigata “Giustizia e libertà”, a febbraio 1945 viene nominato commissario politico della prima divisione alpina Gl.
Nel dopoguerra, la sua azione giuridica e pubblicistica si è indirizzata alla difesa dell’operato della Resistenza: alla fine degli anni Sessanta è stato protagonista di un’azione legale contro il nazista Joachim Peiper, responsabile dell’eccidio di Boves. Oltre a collaborare con “La sentinella delle Alpi”, nel 1964 fu uno dei fondatori dell’Istituto storico della Resistenza.
