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Martedì 29 aprile 2025

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I primi cittadini di Alba rendono omaggio all’onorevole Teodoro Bubbio

Martedì 6 maggio alle 20.45 al teatro sociale “Giorgio Busca”

Alba

La Guida - I primi cittadini di Alba rendono omaggio all’onorevole Teodoro Bubbio

Gli ex sindaci di Alba rendono omaggio all’onorevole Teodoro Bubbio martedì 6 maggio alle 20.45, nella Sala storica del Teatro Sociale “G. Busca” di Alba in occasione dell’incontro “Il Sindaco della Liberazione”. Saranno presenti Ettore Paganelli, Tomaso Zanoletti, Giuseppe Rossetto, Maurizio Marello, il Sindaco della città dal 2019 al 2024 e l’attuale Primo cittadino. La serata, organizzata in collaborazione con il Centro Studi Beppe Fenoglio, vedrà come protagonista Teodoro Bubbio e la sua storia, raccontati dai primi cittadini che si sono succeduti alla guida della Capitale delle Langhe, a 80 anni dalla sua designazione a Sindaco della Città di Alba, il primo dopo l’oppressione fascista.  Teodoro Bubbio è il Sindaco della Liberazione ed è figura centrale della rinascita democratica della città. Uomo di straordinario impegno civile, protagonista del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare ad Alba e al territorio, Bubbio ha contribuito anche alla storia nazionale prendendo parte ai lavori dell’Assemblea Costituente, incarnando quei valori di libertà e partecipazione che ancora oggi guidano la vita democratica. L’ingresso alla serata è libero e gratuito su prenotazione: teatrosocialebusca.eventbrite.com

Teodoro Bubbio nacque ad Alba il 2 gennaio 1888. Conseguì la maturità classica nel giugno del 1906 e, avendo vinto una borsa di studio messa a disposizione dalla Fondazione Giraudi di Alba, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza di Torino, dove conseguì la laurea nel 1910; iniziò la carriera di segretario comunale, assegnato prima a Dronero, poi a Vercelli ed infine a Mondovì dal 1914 al 1920. Dirigente dell’Azione Cattolica, si iscrisse giovanissimo al Partito Popolare e fu candidato alla Camera dei Deputati nel 1919, dove venne eletto e poi rieletto nel 1921; nel 1920, assieme a Giovanni Vico, guidò la lista del Partito Popolare alle elezioni comunali che si aggiudicò i 24 seggi del Consiglio. Convinto democratico ed antifascista, fu tra i maggiori oppositori al fascismo quando nel 1922 un gruppo di squadristi occupò il Palazzo comunale; a causa della sua attività politica subì perquisizioni ed arresti ed anche l’incendio della sua casa di campagna; componente del CLN albese, durante la Resistenza, il 26 aprile 1945, dopo la Liberazione, fu nominato Sindaco di Alba. Alle prime elezioni comunali del marzo 1946 dopo il regime fascista, fu eletto in Consiglio e Sindaco il 2 aprile 1946; eletto alla Costituente il 2 giugno dello stesso anno, Senatore di diritto dal 1948, fu Sottosegretario agli Interni nel VI e VII Governo De Gasperi; rieletto alla Camera dei Deputati per la DC dal 1953 al 1958, fu Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Pella, con delega per gli Affari dell’ex Africa italiana e per i Servizi dello spettacolo. Fu in Consiglio comunale fino al 1956. Morì ad Alba il 30 marzo 1965 e fu commemorato in Senato il 28 aprile.

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