
Si può dire quello che si vuole di Donald Trump, ma non si può affermare che sia persona dotata di una fantasia scatenata. Nessuno degli argomenti che ha affrontato con gran fracasso nei primi tre mesi di presidenza rappresenta una novità rispetto ai sogni o agli incubi che agitano da anni, o da secoli, l’America. Il Presidente-affarista non ha collocato alcuna mina, semplicemente ritiene pratico disinnescare il campo minato saltandovi sopra con gli scarponi. Vuole rioccupare Panama? E che novità è questa rispetto alla secolare politica d’intrusione degli Stati Uniti nelle vicende delle repubbliche caraibiche? La novità consiste nel fatto che
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida.
Abbonati qui