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Giovedì 24 aprile 2025

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Due targhe per ricordare le vittime della violenza nazifascista nei giorni dell’insurrezione

Saranno scoperte nei prossimi giorni in due luoghi simbolici: al CDT in largo Barale e sul muro del cimitero urbano

Cuneo

La Guida - Due targhe per ricordare le vittime della violenza nazifascista nei giorni dell’insurrezione

Cuneo si prepara a celebrare la Festa della Liberazione, evento che ha segnato nella Storia italiana il passaggio cruciale da un regime basato su violenza e sopraffazione, alla democrazia fondata sulla Costituzione nata dalla Resistenza. La nostra Città ha ancora ben presente il tenore tragico e crudele del ventennio che ha preceduto i lunghi mesi della lotta partigiana e riconosce quanto sia preziosa la libertà di cui oggi può godere, per cui intende rammentare e ribadire quale prezzo sia stato pagato per la sua conquista.

In particolare, nell’80° anniversario Cuneo vuole ricordare con particolare cordoglio le vittime della violenza dei nazifascisti in fuga nei giorni dell’insurrezione, tra il 27 e il 28 aprile 1945. Dopo la targa commemorativa sistemata cinque anni fa sotto l’arcata del Viadotto Soleri in ricordo delle otto persone fucilate il 26 aprile del ’45, quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di collocare due nuovi cartelli in memoria di partigiani e civili assassinati in quei giorni concitati. Il primo, affisso al Centro di Documentazione Territoriale in largo Barale, sarà inaugurato nel pomeriggio del 28 aprile – inizio della cerimonia alle 15 – per ricordare i due civili fucilati il 25 aprile nel cortile del fabbricato, allora sede della Federazione del fascio cuneese: Angelo Marra, originario di Messina, e Antonio Packan, giovane francese nato a Bethencourt nel 1919.

La seconda targa sarà collocata invece sul muro del Cimitero urbano in memoria dei cinque partigiani assassinati la mattina di quello stesso giorno ad opera di un plotone di fascisti: Attilio Martinetto e Rocco Bracciale, agenti del cosiddetto “Servizio X”, la struttura di informazione e controspionaggio della Resistenza cuneese, insieme a Virgilio Cornaglia, Edilio Gatti e Renato Tomatis. I cinque, trasferiti la sera del 24 aprile dal carcere giudiziario alla sede dell’Ufficio Politico Investigativo, famigerato luogo di detenzione e di tortura, vennero prelevati all’alba del mattino successivo, condotti sul luogo dell’esecuzione e lì fucilati. La scopertura della targa che li ricorda sarà effettuata nel corso della cerimonia istituzionale prevista al Cimitero urbano la mattina del 25 aprile.

L’amministrazione prevede inoltre di dedicare una targa sinottica agli oltre cinquanta caduti nel corso dell’insurrezione cittadina, i cui nomi sono già indicati nelle diverse lapidi disseminate in città.

 

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