Ci sono anche proprietà in provincia di Cuneo, tra i sequestri che seguono l’indagine resa nota oggi (mercoledì 23 aprile) dalla Guardia di Finanza di Piacenza, effettuata su delega e con il coordinamento della Procura Europea (Ufficio di Napoli e Bologna). I militari delle Fiamme Gialle hanno operato un sequestro preventivo, finalizzato a confisca, di un rinomato stabilimento balneare (in una nota ed esclusiva località turistica ligure), di sei immobili di pregio in provincia di Piacenza, di 66 tra fabbricati, capannoni e pertinenze oltre a 77 terreni, tra le province di Piacenza, Milano, Brindisi, Novara, Alessandria e, appunto di Cuneo, oltre al Comune di Chiavari; inoltre i militari hanno sequestrato anche otto società (con sede a Piacenza e Milano) e poi nove autovetture, di cui sei di lusso (una Ferrari 488, una Porsche 911 Carrera 4, due Porsche Macan, un’Audi Q8 Rs, un’Audi Q3), e ancora tre motocicli, conti correnti e liquidità. Tutto questo per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro. I beni erano formalmente intestati a familiari e persone di fiducia, ma sono risultati essere nella piena e diretta disponibilità di un soggetto, residente nel piacentino, ritenuto responsabile dei reati di associazione per delinquere, frode all’Iva e riciclaggio, connessi alla commercializzazione illecita di prodotti energetici e petroliferi nel territorio nazionale.
“La complessa attività di indagine – si legge nella nota diffusa dalla Guardia di Finanza – si incardina in un ampio contesto investigativo, sempre coordinato dalla medesima Procura Europea e condotto congiuntamente dai Nuclei di Polizia Economico – Finanziaria di Roma, Napoli e Verbania, che ha consentito, nel marzo del 2024, di smantellare un sodalizio criminale, composto da 59 soggetti e 13 imprese, avente ramificazioni in Italia e all’estero, dedito alla commercializzazione illecita nel territorio nazionale di prodotti energetici di provenienza straniera, in completa evasione di accisa e Iva, attraverso l’esecuzione di 8 misure cautelari personali nei confronti dei vertici dell’associazione. L’odierna e articolata attività d’indagine condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Piacenza, grazie anche al supporto tecnico del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata, attraverso l’esecuzione di mirate e complesse attività di analisi della documentazione e dei dati bancari oltre che mediante lo svolgimento di approfonditi accertamenti patrimoniali, estesi anche nei confronti dei familiari e delle persone di fiducia del soggetto indagato, ha consentito di segnalare all’autorità giudiziaria procedente 7 soggetti ritenuti responsabili per plurimi episodi di intestazione fraudolenta di valori oltre che per riciclaggio e di ricostruire il rilevante patrimonio mobiliare e immobiliare, distribuito prevalentemente nella provincia piacentina oltre che in Lombardia, Liguria, Piemonte e Puglia, detenuto, direttamente o indirettamente, dal principale soggetto indagato, anche attraverso la schermatura e l’interposizione fittizia dei familiari e di persone di fiducia”.