“Abbiamo gli occhi e il cuore pieni di Papa Francesco, di quello che ha fatto, di quello che è stato. Una guida spirituale sicura per tanti, nei suoi occhi brillava luce di speranza per il mondo, la cura e l’amore per gli ultimi, per noi, per tutti coloro che hanno bisogno di aiuto. Mancherà tantissimo, a noi soprattutto”.
È rotta dall’emozione e dal dolore la voce di Nella Bergoglio, la cugina del Papa, titolare insieme al marito Angelo Macario e al figlio Erik della “Trattoria della Posta” a Pradeboni.
Giovanni, il bisnonno della signora Nella era fratello di Giovanni Angelo, nonno del Papa. Entrambi nati a Bricco Marmorito di Portacomaro Stazione, figli di Francesco.
Nella e il Papa si erano scritti poco prima di Pasqua per gli auguri.
“Gli ho inviato una messaggio sette o otto giorni fa, augurandogli una pronta guarigione e invitandolo a riguardarsi, a stare tranquillo, a non stancarsi. Mi ha risposto subito con un vocale: “Grazie Nella, un abbraccio a te e famiglia”. Mi sono emozionata. La voce era affaticata, però ero contenta per averlo sentito, ho trascorso una Pasqua rinfrancata per la risposta ricevuta.
Stanotte ho pensato a lui, a quella stanchezza, tuttavia mai avrei pensato che la situazione potesse precipitare cosi repentinamente, che ci lasciasse così in fretta. Penso che tutti avessimo bisogno di una persona così. Capitava a volte che ci fosse qualcosa che non andava, poi però vedevo lui così pimpante e ripartivo bella carica.
Non ho mai messo in conto che sarebbe arrivato questo giorno, per me il Papa doveva vivere in eterno. Oltre alla parentela si era instaurato un rapporto di affetto, quando ci vedevamo se non lo abbracciavo mi prendeva le mani e mi tirava per abbracciarmi. Siamo costernati”.
Nella e suo marito Angelo parteciperanno al funerale in Vaticano. “Andavamo a trovarlo due volte all’anno, per portargli un po’ di affetto, un po’ di calore di casa e vogliamo accompagnarlo anche quest’ultima volta. Se sarà sabato Erik non potrà venire, per cui andremo Angelo ed io. Gli altri parenti devono arrivare dall’Argentina, perché i più prossimi vivono lì e quelli che sono in Italia sono tutti più anziani di me”.

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