A 98 anni è morto Giacomo Oddero, farmacista e produttore vinicolo e uno dei protagonisti della vita politica, economica e amministrativa della provincia di Cuneo. Tra i tanti incarichi e ruoli che ha ricoperto anche quello di primo presidente della Fondazione Cr Cuneo dalla nascita dell’ente nel 1992 al 2006. Ma innumerevoli i ruoli che ha ricoperto dall’acquedotto delle Langhe alla Camera di Commercio di Cuneo, dalla Provincia di Cuneo a sindaco di La Morra.
Nato in frazione Santa Maria di La Morra, aveva frequentato il liceo classico Govone ad Alba prendendo il diploma di Maturità nel 1946. Nel 1950 arrivò la laurea in Farmacia a Torino che lo portò a condividere con Luciano Degiacomi il lavoro nella farmacia di via Maestra, da lui gestita sino ai primi anni Novanta insieme alla moglie Carla. Aveva voluto per i 90 anni pubblicare la sua biografia proprio dal titolo “Il farmacista di via Maestra”. Mai aveva abbandonato il suo impegno nell’ultracentenaria azienda vinicola fondata dai suoi nonni, la Poderi e Cantine Fratelli Oddero. Personaggi di spicco della Democrazia Cristiana, è stato sindaco della sua La Morra, dal 1965 al 1970. Poi consigliere in Provincia dal 1970 al 1987, dove fu anche assessore all’agricoltura. Tra gli incarichi ricoperti è stato presidente dell’acquedotto delle Langhe dal 1971 al 1991, presidente della Camera di Commercio di Cuneo, dal 1976 al 1992, e poi dell’Azienda Turistica Locale di Langhe e Roero dal 1990 al 1995, fino alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo che ha contribuito a far nascere che ha guidato fino al 2006. Nel 2019 aveva anche ricevuto la cittadinanza onoraria di Castelmagno.
Lascia le figlie Mavi e Cristina, con le rispettive famiglie.
“In questo triste giorno, è mancato anche il dottor Giacomo Oddero, cittadino albese, insignito della medaglia d’oro della nostra città nel 2007 – ha commentato il sindaco di Alba Alberto Gatto -. Giacomo Oddero è stato un padre straordinario della nostra Langa. A lui si deve la realizzazione dell’acquedotto delle Langhe che cambiò volto alla nostra terra. Uomo delle Istituzioni, uomo del vino, farmacista in via Maestra. In tutti gli ambiti ha sempre ricevuto la stima di tutti. Una stima conquistata con impegno, integrità e lungimiranza. Un uomo visionario il cui contributo per il nostro territorio è un lascito inestimabile, da custodire. Ci stringiamo con commozione e rispetto accanto ai cari e ai familiari”.
“La nostra terra di Langhe e Roero – dichiara il presidente della Giunta Regionale Alberto Cirio – perde un uomo a cui dobbiamo molto del successo che abbiamo oggi. Un visionario che ha saputo costruire le basi del turismo enogastronomico, consolidando lo stretto legame tra vino e territorio. Un uomo che ho avuto il piacere di conoscere da vicino e con cui ho potuto lavorare fianco a fianco, per tanti anni, nella gestione del turismo. Nella sua esperienza professionale e amministrativa ha sempre saputo cercare e trovare un equilibrio tra le persone e tra i territori. Questa terra lo ricorda anche per la sua preziosa eredità e per quell’intuizione che l’ha portato alla fondazione dell’acquedotto delle Langhe che è stato alla base della crescita e dello sviluppo di questo territorio. Alla sua famiglia e ai suoi cari la vicinanza e il ricordo mio e di tutto il Piemonte: il suo insegnamento continuerà a essere ispirazione e guida per tutti”.