
Basso Sciarretta – Resurrezione
La celebrazione della Pasqua quest’anno è strettamente connessa con il grande Giubileo ordinario indetto dal Santo Padre.
“La speranza non delude” è il titolo della Bolla di indizione del Giubileo: è proprio il Risorto che vuole avere un incontro vivo e personale con noi e infonde in noi la speranza che invita ad allargare lo sguardo verso il futuro. Siamo chiamati a vivere da risorti con Lui, Autore e Signore della vita e della storia. Guardando alla Bibbia ci accorgiamo come fosse sempre vivo l’invito a rendere gloria a Dio ogni sette anni con indicazioni precise di ringraziamento per la terra, per il riposo e per la remissione dei debiti.
Oggi viene indicato il passaggio attraverso una delle porte sante, aperte a Roma. È un passaggio simbolico che vuole sottolineare la novità di vita, la riconciliazione, ponendo qualche gesto di solidarietà e di speranza. La Pasqua ci aiuta a cogliere che abbiamo tante porte da aprire nelle nostre comunità, nella società civile e nelle nostre case. Nello stesso tempo ci sono anche tante porte da chiudere: quelle dei privilegi, delle ingiustizie, delle frodi, dei pregiudizi, delle divisioni, delle offese…
Il Signore Risorto ci invita a risollevare il nostro sguardo e ad essere veri portatori di pace in noi stessi e nel mondo che ci circonda. Lo dice Lui stesso: tutte le volte che appare esordisce sempre dicendo “Pace a voi!”.
I grandi della terra, in questo momento di particolari tensioni, non ci danno un esempio di volontà di pace e spesso troppi interessi materiali condizionano le scelte. Proviamo a vivere questa Pasqua a costruire la pace nei nostri ambienti di vita, con la cura del creato e nella edificazione di vere relazioni.
C’è bisogno di pace nelle nostre case, specie dove non si dialoga e non ci si ascolta. C’è bisogno di pace nella nostra società sempre più segnata da individualismi e solitudini. C’è bisogno di pace nel mondo del lavoro dove spesso si guarda solo alla resa economica trascurando le persone. C’è bisogno di pace per i ragazzi e per i giovani perché possano progettare il loro futuro con serenità. C’è bisogno di pace nel mondo: tanti, troppi sono i conflitti armati e, solo alcuni sono ricordati dai media.
Auguro a tutti di poter vivere questa Pasqua con la pace nel cuore provando proprio a realizzare semplici gesti di pace. Costa poco un sorriso, una parola di incoraggiamento, un saluto a chi incontro per strada, un po’ più di pazienza in casa, l’ascolto di chi mi rivolge la parola senza fretta.
Buona Pasqua a tutti!
+ Piero Delbosco