In Consiglio Regionale è arrivata la risposta a un’interrogazione depositata lo scorso 3 febbraio, nata da una segnalazione di un cittadino piemontese, riguardante la persistente impossibilità di acquistare tramite il sito o l’app di Trenitalia biglietti ferroviari da e verso le stazioni francesi intermedie della linea Cuneo–Ventimiglia (Vievola, Breil, Tende, La Brigue, Saint-Dalmas-de-Tende, Fontan-Saorge). Una situazione che vede un forte ritardo rispetto a quanto previsto dalla Determina dell’Agenzia per la Mobilità Piemontese n. 668/2024, che stabiliva l’implementazione del nuovo sistema tariffario e l’integrazione delle vendite entro il 15 dicembre 2024. Invece, come spesso accade in tema di mobilità regionale, alla data promessa è subentrato un altro rinvio: Trenitalia ha comunicato alla Regione “difficoltà tecniche” e ha posticipato l’attivazione del servizio al 3 maggio.
Nel frattempo, la riapertura del Tunnel del Tenda, fondamentale snodo transfrontaliero, resta fissata per giugno 2025. Una data anch’essa già più volte slittata e che rischia di diventare l’ennesima promessa da aggiornare.
“Il caso della Val Roia appare emblematico di una più ampia e sistemica disattenzione della Regione Piemonte verso le esigenze di mobilità, in particolare nelle aree periferiche e transfrontaliere – commenta la consigliera regionale Giulia Marro (Avs) -. Sia sul fronte ferroviario che stradale, ritardi, disservizi e comunicazioni lacunose rendono la vita impossibile ai pendolari e alle comunità locali. Eppure, si tratta di infrastrutture cruciali non solo per la mobilità quotidiana, ma anche per mantenere vive le relazioni economiche e sociali tra Italia e Francia. Fa riflettere come, quando si tratta di evocare l’Europa, lo si faccia per convenienza e non per coerenza. La cooperazione transfrontaliera, la fluidità dei collegamenti, l’armonizzazione dei servizi: tutte priorità condivise… almeno sulla carta. Nei fatti, però, la nostra Regione continua ad essere afflitta da parecchi disservizi sull’unica via oggi realmente aperta per raggiungere la Francia in tempi accettabili. Di fronte alla necessità di “tirare per la giacchetta” costantemente Trenitalia per ottenere ciò che dovrebbe essere garantito per legge, sorge spontaneo il dubbio che ci troviamo non solo davanti a problemi tecnici, ma anche a una scarsa volontà politica. Investire sulla ferrovia della Val Roia, dato che il Tunnel rimane ancora un miraggio, non è solo un atto dovuto: è una scelta strategica per chi vive, lavora e tiene vivo quel territorio. Ci auguriamo che le date fornite – il 3 maggio per i biglietti e giugno per il Tenda – vengano finalmente rispettate. Ma soprattutto che la Regione inizi a trattare la mobilità non più come una voce secondaria del proprio operato, ma come un diritto fondamentale e una leva di sviluppo per tutti i territori, anche i più lontani da Torino”.