
Le ex “case Fiat” viste da via Nazionale
La Giunta di Paesana ha approvato in ogni sua parte il progetto esecutivo relativo all’intervento denominato “RI-fabbrichiAMO PAESANA – Piano di sviluppo aree industriali dismesse”, predisposto dallo Studio Sting di Saluzzo.
È la conseguenza della decisione con la quale l’amministrazione del Comune di Paesana ha manifestato l’intenzione di aderire al “Bando pubblico per la selezione di piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso” che il Comune – come spiegato da queste colonne nei giorni scorsi – ha localizzato nel Borgo Santa Margherita, dove sorge un’area ex industriale (ex “case Fiat”) dismessa, che versa in condizioni di completo disuso ed abbandono e che è stata acquisita dal Comune stesso per circa 600 mila euro con rogito presso il notaio Martinelli e che, pertanto, risulta ora nel pieno possesso dell’amministrazione comunale (pur se vincolata al buon esito dei benefici del bando).
Per il recupero del sito industriale dismesso l’amministrazione comunale intende realizzare una riqualificazione dell’area mediante la demolizione dei vecchi manufatti industriali, la rilocalizzazione dell’edificio ospitante la casa di riposo di Paesana, creando così un’occasione di socialità tra due differenti realtà quali quella giovanile propria dei contigui impianti sportivi con quella di “maggior esperienza” propria della casa di riposo e la destinazione dell’area esterna a spazio di interconnessione e scambio tra i percorsi ciclopedonali realizzati con i contributi sperimentali della Green Community e i sistemi tradizionali di movimentazione delle persone, verso l’alta e bassa valle Po.
Stante il fatto che l’amministrazione comunale non sarebbe stata nella possibilità di procedere all’affidamento della progettazione dell’intervento entro i termini previsti dal bando (7 aprile 2025), la Fondazione casa di riposo ha manifestato il proprio interesse verso l’iniziativa ed ha fornito a proprie spese un progetto che preveda la riqualificazione dell’area dismessa con, fra gli altri, anche l’intervento di ricollocazione della casa di riposo.
Il relativo “quadro economico” prevede una spesa complessiva di 9.800.000 euro, di cui 7.780.000 per lavori (140.000 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso) e 2.010.000 euro per somme a disposizione dell’amministrazione.