Pedalare nel nome delle 35 vittime, uccise tra Cuneo e Cervasca dai nazifascisti, nel novembre 1944. E, in ogni tappa, rivivere le loro storie grazie alle testimonianze raccolte dai ricordi dei ragazzi di allora. È l’evento in programma sabato 12 aprile dalle 14.30 alle 17.30, nell’anno dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Partirà e tornerà a Cerialdo, passando per Passatore, Confreria, San Defendente e San Bernardo di Cervasca e Cuneo, nei luoghi di rastrellamento seguiti da incarcerazioni, torture e fucilazioni. In ogni tappa ci sarà una testimonianza per dare voce alle vittime.
L’iniziativa è promossa da “Un ponte tra le generazioni”, gruppo di lavoro composto da una ventina di volontari e guidato da Luigi Mazzucchi e Bruna Abbene che lavora per far conoscere alle nuove generazioni la storia locale e il Centro d’incontro numero 3 di Cerialdo. I volontari hanno la loro idea a Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta, che l’ha inserita nel calendario 2025 “Bici in giro” e ha l’appoggio dell’Istituto storico della Resistenza, dell’Anpi e dell’Istituto Comprensivo Cuneo Oltrestura, oltre ai patrocini dei Comuni di Cuneo e Cervasca.
Il giro toccherà i luoghi di rastrellamento, di fucilazione e di detenzione, i cippi e le lapidi in ricordo di alcune fra le vittime.
Il ritrovo e la partenza saranno a Cerialdo alle 14.30, davanti al giardino dedicato alle vittime delle stragi nazifasciste, in via del Passatore, angolo via Aurora (nella foto in basso, l’inaugurazione nel maggio 2022). L’arrivo è previsto a Cerialdo, alle 17.30 circa dopo un percorso di 20 km, nel Centro polifunzionale comunale via San Pio X numero 18. Interverrà, in apertura, Gigi Garelli, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e, in chiusura, Ughetta Biancotto, presidente dell’Anpi di Cuneo.
Le tappe sono: Confreria, San Defendente di Cervasca, San Bernardo di Cervasca, Passatore e via della Grangia. In ogni punto saranno letti i ricordi dei familiari e degli amici raccolti dagli organizzatori per spiegare cosa avvenne.
Tra quelli più lucidi e dettagliati il racconto di Irene Galliano, classe 1929, autrice del libro sui suoi fratelli, tra i giovani morti in quella pagina di storia locale da tramandare alle nuove generazioni. I suoi ricordi hanno fatto riemergere la tragedia di tre giovani, Rocco Daniele di 24 anni, Spirito Peano e Giovanni Battista Galliano entrambi di 23, uccisi, a fucilate, la notte tra il 26 e 27 novembre 1944, che sono ricordati anche con il cippo, eretto nel quartiere Cerialdo, posizionato nel rinnovato giardino della memoria.
“Quella sera si erano fermati a Passatore per uno spettacolo teatrale – aveva raccontato Irene Galliano, sempre presente alle cerimonie commemorative -. Tornando a casa, furono fermati, in via del Passatore, da un gruppo di fascisti che li portarono nella caserma Cesare Battisti di Cuneo. La mattina successiva (dopo il coprifuoco, ndr) i familiari partirono alla loro ricerca. Trovarono sul ciglio della strada mucchi di giovani morti, uccisi quella notte, alcuni presi in stalla, mentre giocavano a carte. Tanti erano di Cervasca e di San Bernardo. In tutto, quel giorno, contarono 27 morti. Mancavano, però, ancora i loro ragazzi (70 anni in tre). Erano in caserma per l’interrogatorio e ai genitori fu detto che quella sera li avrebbero liberati. La sera si sentì una raffica di mitraglia e tutti capirono… Ma c’era il coprifuoco. La mattina si diffuse la brutta notizia. Le ultime tre vittime della strage erano sul ciglio della strada di via del Passatore all’altezza della cascina Cittadella (adesso Cerialdo), dove poi venne eretto il cippo in loro ricordo”.
A loro e alle altre oltre 30 vittime è dedicato il filo rosso che unisce i luoghi degli eccidi e del ricordo che verranno ripercorsi in bici dai partecipanti alla pedalata della memoria. Il programma prevede soste a: Passatore per tre vittime catturate in luoghi imprecisati; San Defendente di Cervasca per due morti alla “Rosa Rossa”, quattro in via Rivetta e uno in un luogo imprecisato; San Bernardo di Cervasca per sette vittime presso il pilone di via Graffino e quattro ricordate sul cippo in via del Passatore; a Passatore per la lapide in via del Corno e per i sette giovani catturati e uccisi a San Defendente e Cervasca; a Confreria per la scuola che era la prigione dell’Oltrestura e la Villa Baudi di Selve occupata da fascisti e tedeschi; a Cuneo per i cinque fucilati alla stazione e a Cerialdo per le tre vittime del giardino della memoria (la partecipazione è gratuita, contattare 339-3544429 o 333-2005665 per garantire a tutti la copertura assicurativa).
