Nella giornata di ieri, 10 aprile 2025, durante regolari attività di perquisizione ordinaria nel reparto Alta Sicurezza della Casa di Reclusione di Saluzzo, il personale di Polizia Penitenziaria ha rinvenuto e sottoposto a sequestro dieci telefoni cellulari, tre schede SIM e numerosi accessori elettronici, tra cui cavetti, alimentatori e dispositivi bluetooth, tutti accuratamente occultati all’interno delle camere detentive. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il materiale illecito era nella disponibilità di sei detenuti italiani, condannati in via definitiva per gravi reati, tra cui associazione di tipo mafioso e altre fattispecie di particolare allarme sociale, inseriti per questo motivo nel circuito di Alta Sicurezza”, spiega Vicente Santilli, segretario SAPPE per il Piemonte. “Si tratta di un episodio estremamente grave”, prosegue, “che conferma ancora una volta quanto il SAPPE denuncia da tempo: l’introduzione e l’uso illecito di dispositivi elettronici nelle carceri rappresentano una minaccia concreta alla sicurezza penitenziaria e, più in generale, alla sicurezza collettiva, soprattutto quando riguardano soggetti con collegamenti a contesti criminali strutturati. È solo grazie alla professionalità, all’attenzione e all’intuito degli agenti in servizio se è stato possibile scoprire e impedire l’utilizzo di questi dispositivi, potenzialmente impiegabili per finalità criminali anche all’esterno dell’istituto”.
Il SAPPE “rinnova con forza il proprio appello alle istituzioni: servono investimenti urgenti per dotare le strutture penitenziarie di strumenti tecnologici di controllo avanzati, sistemi di bonifica elettronica, personale qualificato e adeguatamente formato. Non possiamo permettere che la sicurezza degli istituti dipenda esclusivamente dalla dedizione degli agenti. Esprimiamo il nostro plauso al personale intervenuto, che ha dimostrato ancora una volta competenza e senso del dovere”.
Anche Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, sollecita urgenti e rapidi interventi a favore del personale in servizio nella Casa di Reclusione di Saluzzo, ricordando che “nel triennio 2022/2024 sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria, nelle carceri italiane, circa 5.000 telefonini (4.931, per la precisione). Servono fatti concreti: non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma. La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio”,conclude il leader nazionale del SAPPE.