Luca Mellano, classe 1968, saluzzese, è il nuovo segretario generale della First Cisl Piemonte-Valle D’Aosta, la federazione che riunisce nella macroregione 5.400 iscritti tra i lavoratori di banche, assicurazioni, riscossioni e authorities.
Mellano è stato eletto all’unanimità al termine del terzo congresso First Cisl macroregione Piemonte-Valle D’Aosta che si è svolto al Sermig di Torino nei giorni 9 e 10 aprile 2025. Ad affiancare Mellano in segreteria regionale ci saranno Viviana Pertusio della First Torino-Canavese e Roberto Serra della First Piemonte Orientale.
All’assise congressuale, che aveva come slogan “Volgere il pensiero al futuro per decidere oggi dove seminare i nostri valori”, hanno partecipato 76 delegati, diversi ospiti e i segretari generali di First Cisl nazionale e Cisl Piemonte, Riccardo Colombani e Luca Caretti.
Luca Mellano prende il posto di Sandro Testa che ha guidato la federazione della Macroregione per 12 anni e che passa ad altro incarico all’interno della federazione. “Lascio una federazione che ha scommesso sui giovani – ha detto Testa congedandosi dalla First piemontese – e che crede nel gioco di squadra e nel lavoro di gruppo. Non posso che esserne felice e soddisfatto”.
Luca Mellano, laurea in giurisprudenza, è ipovedente. Dalla nascita evidenzia infatti difficoltà visive che, seppure in costante peggioramento, non gli impediranno di sviluppare un percorso professionale e personale molto entusiasmante. Dipendente della Bper Banca, svolge attività sindacale dal 1992, assumendo diversi ruoli. È stato segretario generale della First Cisl Cuneo dal 2020 ad oggi e negli anni precedenti ha ricoperto il ruolo di componente di segreteria territoriale, collaborando con la Cisl di Cuneo su temi della contrattazione territoriale e della disabilità.
“I prossimi anni – ha detto Mellano dopo la sua elezione – ci pongono sfide epocali. Sarà fondamentale contrastare il pesante processo di desertificazione bancaria. In Piemonte oggi più di seicentomila cittadine e cittadini non hanno l’accesso diretto ai servizi bancari e questo impoverisce i territori, le famiglie e le imprese. Le banche, oltre alle roboanti dichiarazioni nei bilanci sociali, dovranno dimostrare con i fatti la loro vicinanza ai territori. E dovremo affrontare anche il serio problema delle pressioni commerciali che sottopongono le colleghe e i colleghi a stress continuo, con seri rischi professionali e personali”.