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Mercoledì 16 aprile 2025

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Cuneo aderisce alla Dichiarazione sulla fraternità umana

L’iniziativa è promossa da Anci e Fondazione Fratelli tutti

Cuneo

La Guida - Cuneo aderisce alla Dichiarazione sulla fraternità umana

L’amministrazione comunale ha aderito alla Dichiarazione sulla fraternità umana, rispondendo così a un’iniziativa che l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e la Fondazione “Fratelli tutti” hanno proposto ai Comuni italiani.
Si tratta di un “documento morale, le cui radici affondano nella consapevolezza e nella necessità di una società più giusta, inclusiva ed empatica, sulla comprensione delle sofferenze altrui e sul superamento di ogni tipo di pregiudizio e stereotipo”, si legge nella delibera approvata dalla giunta giovedì 3 aprile e ora pubblicata.

La Dichiarazione è nata nel 2023 ed è stata sottoscritta da Premi Nobel ed esponenti delle Organizzazioni internazionali insignite del Nobel per la Pace e dalla Santa Sede nel primo Incontro mondiale sulla Fraternità Umana, organizzato dalla Fondazione “Fratelli tutti”. L’anno successivo, al secondo Incontro mondiale sulla fraternità umana, hanno partecipato anche numerosi giovani amministratori locali, e dalla collaborazione tra Anci e Fondazione “Fratelli tutti” è nato il tavolo amministratori locali.
Il testo della delibera, preparato dall’Anci e già adottato in diversi Comuni italiani, propone agli enti locali un percorso di approfondimento per comprendere come l’adozione del paradigma della fraternità quale stile di lavoro di un’amministrazione territoriale, possa essere un elemento virtuoso a beneficio della comunità civile.

Il principio contiene quattro dimensioni: il primo riguarda la necessità di una cultura della collaborazione e dell’integrazione di tutti gli attori pubblici a tutela del bene comune, nella sfera politica, istituzionale e amministrativa. Un secondo aspetto riguarda la sussidiarietà e la solidarietà, a partire dalla necessità di ricostruire il legame tra cittadini e città, promuovendo reti locali solidali e inclusive. Uno sviluppo umano e sociale delle città richiede infatti collaborazione, impegno condiviso e sostegno alle persone fragili, rafforzando il ruolo delle comunità nel costruire benessere e coesione. Una terza dimensione guarda alla partecipazione giovanile evidentemente in calo e alla necessità di investire nella formazione e nell’inclusione dei giovani, creando spazi di dialogo, servizi innovativi e opportunità per evitare la loro migrazione e rafforzare il futuro democratico del Paese. Infine, un quarto aspetto metodologico propone la creazione di tavoli di lavoro locali, per promuovere dialogo, inclusione e collaborazione, generando progetti concreti per migliorare la qualità della vita.

Così commenta la sindaca Patrizia Manassero: “Abbiamo risposto volentieri a questa iniziativa che pone obiettivi ideali molto alti. L’adesione di Cuneo alla Dichiarazione ha, evidentemente, un valore simbolico. Però vuole anche esprimere il desiderio e lo sforzo di essere una comunità politica, civile, economica, sociale, che cerca di lavorare, con lealtà, mettendo al centro la crescita virtuosa del territorio e della comunità civile che la abita, intesa come pluralità di interessi e bisogni che devono reciprocamente rispettarsi e tutelarsi. Ci sono tante iniziative già esistenti in città che si possono inscrivere nello spirito di questa iniziativa, come per esempio il neonato tavolo ‘Cuneo per la pace’ che sta lavorando per rafforzare una cultura e uno stile di convivenza e collaborazione che, a partire dal basso, sia un fattivo contributo alla sfida della pace”.

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