Lorella Alessandria, nasce a Bra, dove vive e lavora. Il disegno e il colore sono da sempre parte di lei. È un’illustratrice che lavora con le tecniche tradizionali, con i materiali antichi, accostando la trasparenza luminosa dell’acquerello all’effetto vellutato della tempera, affascinata dall’effetto della foglia oro e argento.
Laurea triennale in Pittura e Arti Visive nel 2007; laurea triennale in Restauro Beni Culturali nel 2013; laurea magistrale in Arti Visuali con specializzazione nell’illustrazione nel 2015.
Nei ritagli di tempo cerca di conoscere il mondo viaggiando, vivendo la natura, percorrendo l’animo umano con matite colorate. Dal 1994 al 2004 segue i corsi di disegno e pittura della Libera Università Novalia, sotto la guida del pittore Daniele Cazzato. Nel 2004 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Cuneo. Nel febbraio 2008 consegue la Laurea in Arti Visive sotto la guida del professor Plinio Martelli, con il quale discute la tesi “Fiaba e Mito: frammenti della stessa gemma stratificati nei nostri animi”. Subisce il fascino della pittrice e illustratrice torinese Titti Garelli, della quale è stata allieva. Viene contagiata dalla raffinatezza e delicatezza cromatica delle sue opere, e si concentra nella ricerca del particolare che suscita emozione e favorisce l’introspezione nella continua osservazione delle emozioni nascoste dell’animo umano. È stata allieva del pittore Marcus Parisini, illustratore naturalistico autore del successo editoriale “Il mio caro vecchio lupo”, con il quale condivide l’amore per la Natura. Affascinata dalla bellezza e dalla perfezione della Natura ama percorrere il sentiero degli Animalier, cercando con infinita pazienza di rendere palpabile agli occhi la morbidezza di un manto, l’umidità di uno sguardo. Appassionata di Fiabe e Miti, storie depositarie di un vissuto umano stratificato nei secoli, ha da poco iniziato un percorso di ricerca volto all’illustrazione di questi testi. Le illustrazioni non colorano la pagina ma l’immaginazione di chi guarda, evocando ricordi ed emozioni. Nastro di seta che lega il testo agli archetipi dell’immaginario svelano profondi significati condensati in immagini. Il desiderio dell’artista è quello di indurre chi osserva ad una curiosa ricerca di sé stesso, fatta di fantasia e di libertà, finestra aperta oltre la pagina.
Lavora con le tecniche tradizionali, con i materiali antichi, accosta la trasparenza luminosa dell’acquerello all’effetto vellutato della tempera. All’Arte Contemporanea preferisce quella Medievale, ama il turchese e il seppia, la semplice grafite, non sa illustrare in digitale e l’affascina l’effetto della foglia oro e argento, colleziona libri illustrati, pennini da calligrafia e cucchiaini.
Ha iniziato ad esporre nel 2011 a Savigliano, Alba, Saliceto, Cherasco, Mondovì, Racconigi, Cavallermaggiore, Cervignano, Palmanova, Bra, Cuneo.
“L’immaginario di Lorella Alessandria – scrive Enrico Perotto – è quello delle raffinatezze gotiche cortesi, fuoriuscito da una dimensione originaria trasognata. I pesci sono come di vetro soffiato color turchese e volano liberi tra gli alberi di un bosco in bianco e nero. E l’artista si trasforma in una creatura dagli occhi blu in simbiosi con il mondo marino”.
“Il tratto delle opere di Lorella Alessandria – scrive Lucentini – è quasi fotografico e riproduce fedelmente la realtà percepita, ma nel contempo la fantasia dell’Artista prepotentemente reclama il suo diritto con la trasposizione della scena in luoghi favolistici. Una tenue vena di malinconia sognante sfumata negli occhi accentra l’attenzione sull’opera ed obbliga lo sguardo a soffermavisi cercando quel “qualcosa” che ognuno di noi spesso avverte anche se non conosce. I lavori, in alcuni tratti e per alcuni versi, ricordano i primi “cartoons” cinematografici, con la poesia che li accompagnava, dei quali i non più giovani hanno certo memoria, ma sono più dettagliati, più curati, qui il colore è più sfumato ed ombreggiato (come in Img-4399 ed in Img-4406) e la prospettiva, vera, è parte integrante della scena. La cura del particolare è dominante in tutti i lavori di Lorella Alessandria: non vi sono approssimazioni nè errori tecnici nè aggiustamenti: ogni tratto ed ogni pennellata sono sicuri, posti su tela e cu carta senza esitazione e senza rifacimenti. I colori pastello e le molteplici sfumature dei grigi sono sapientemente ed armonicamente accostati e mitigano la malinconia degli sguardi di alcune figure (Img 4394 e Img 4418, Loart e Img 4412) obbligando il Visitatore a soffermarsi sull’osservato alla ricerca di quello che non è raffigurato ma pur viene percepito”.