Tra kit di sopravvivenza, dazi e contro-dazi, mire espansionistiche artiche e falle nella sicurezza delle comunicazioni di informazioni riservate, rischia di passare in secondo piano la decisione, per ora solo annunciata, della sospensione, da parte degli Stati Uniti, dei contributi ad alcune organizzazioni internazionali che forniscono vaccini alle popolazioni dei paesi più poveri del mondo.
Eppure, si tratterebbe di un passaggio non da poco e i cui impatti, sia sulle popolazioni direttamente interessate, sia sul resto del mondo (inclusi gli Stati Uniti) potrebbero essere significativi, visto anche lo smantellamento in atto dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID).
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