La prima parte della raccolta di poesie appare come un dialogo sentito e profondo, “a distanza di tenerezza” con gli alberi, compagni silenziosi. La loro è costante presenza, anche quando di relazioni umane parlano i versi. Un dialogo venato di tristezza che sfocia nella seconda parte su cui pesa l’ombra della morte, “madre inerte che aspetta”. Anche questa parte ha il suo abbraccio nei “canti” dell’ultima sezione ancora segnati da un dolore che avvolge, spegne le aspirazioni che “indossano orrende pantofole viola e una vecchia vestaglia da vecchia” riservando poi all’ultimo componimento un soffio di leggera delicatezza.
I RAMI, I MORTI, I CANTI
Francesca Saladino
Samuele
13 euro