È la storia di una famiglia, quella dell’autrice. Nella città che tenta di risorgere dalle macerie del terremoto del 1908, Messina, una donna cerca di trovare dove si localizzala il negozio ormai distrutto del suo bisnonno e incontra il manicomio cittadino dove viene internata la bisnonna, E da qui parte tutta la storia, una storia intorno alla follia. Venera, la bisnonna della voce narrante, ha trascorso un certo periodo in manicomio e la nipote non l’ha mai conosciuta, ma la sogna da anni. A sentire l’urgenza di parlare di lei è una Nadia Terranova appena diventata madre, che percepisce l’enorme responsabilità che comporta questo suo ingresso nel mondo genitoriale: “capisco cosa non potrò mai più permettermi di fare. Impazzire”.
C’è dunque la dimensione della memoria, che è un tema centrale nelle opere di Nadia Terranova, perché dalla memoria nasce l’oggi e anche il domani.
Il librio è intriso di intimità densa di universalità e sa davvero colpire con profondità.
Nadia Terranova
Guanda
19 euro