Dopo l’episodio di aggressione all’Imam di Mondovì da parte di un suo vicino di casa, cittadino romeno, avvenuto domenica scorsa nel quartiere mornegalese Altipiano e scaturito sembra per motivi personali, la Comunità Mussulmana interviene nella discussione. “Quanto accaduto domenica sera ha scosso profondamente l’intera città, non solo la comunità che rappresento ma tanti cittadini che hanno espresso in ogni forma il loro pensiero, alle volte condivisibile, alle volte no – dice Bouzerda Mohamed presidente della Comunità dei musulmani di Mondovì -. La nostra Comunità lavora da anni, con innumerevoli iniziative, all’integrazione. Siamo consapevoli, infatti, che tocchi a noi per primi impegnarci affinché il rispetto delle regole sia il principio guida della convivenza civile. Non c’entra il colore della pelle o il credo religioso. Si tratta, più semplicemente, del contributo che ognuno di noi deve dare affinché Mondovì possa continuare a crescere. E isolare i razzisti, che – purtroppo – ci sono ovunque e sono di ogni nazionalità. Per questo, prendendo esempio dalle parole della Confederazione Islamica del Piemonte, a nome di tutta la Comunità desidero scusarmi se l’assembramento e la forte richiesta di intervento nei confronti di chi ha colpito la nostra guida religiosa ha destato preoccupazione. Non era nostra intenzione suscitarla né vi è mai stato un momento in cui tale situazione è sfuggita dal controllo. Siamo grati alle Forze dell’Ordine e al sindaco, ora la giustizia farà il suo corso”.
In seguito all’aggressione la Comunità locale era infatti scesa in piazza in segno di solidarietà con decine di persone che fino a tarda serata avevano sostato sotto casa del capo della Comunità trasportato in ospedale. Sul posto erano intervenute anche le Forze dell’Ordine e il sindaco Luca Robaldo. Ieri (lunedì 21 marzo) entrambe le persone coinvolte hanno sporto denuncia presso i Carabinieri.
