John Pyho Thura Aung è il giovane chierico salesiano, che si prepara al sacerdozio a Torino e che ogni fine settimana viene all’oratorio Don Bosco di Cuneo per il suo servizio. John arriva dal Myanmar, il paese colpito dal tremendo terremoto di magnitudo 7.7 che ha devastato alcune città e paesi molto popolati causando ormai più di 2.000 morti ma si prevede che il numero aumenterà.
John sta vivendo questo momento con dolore e apprensione.
Il suo superiore della provoncia del Myanmar padre Bosco Nyi Nyi (Zaya Aung) ha scritto a tutti gli amici sparsi nel mondo, a partire dai suoi confratelli, per racontare che cosa sta avvenendo e per chidere aiuto.
“La popolazione del Myanmar – scrive – ha subito la pandemia di Covid 19 insieme al resto del mondo. Ma prima di potersi riprendere completamente dalla pandemia, ha dovuto affrontare l’instabilità politica. Poi c’è stato il ciclone Mokha e poi una grande alluvione dovuta al tifone Yagi. E ora stiamo affrontando un terremoto molto scioccante. A causa di questi disastri naturali e dei quattro anni di instabilità politica, il Paese è diventato più povero e il sistema sanitario sempre più debole. Molti feriti hanno bisogno di assistenza medica e poiché anche alcuni grandi ospedali sono stati danneggiati dal terremoto, tutti gli altri ospedali rimasti in piedi sono sovraffollati di pazienti. Molte case sono completamente crollate e molte altre sono ancora in piedi ma non più abitabili perché è rischioso rimanere all’interno, molte persone non hanno nemmeno un semplice riparo.
Noi, Famiglia Salesiana in Myanmar, stiamo facendo del nostro meglio per raggiungere le aree più colpite. Distribuiamo cibo e acqua, curiamo i feriti lievi e portiamo in ospedale quelli gravi, condividiamo il dolore e la sofferenza delle persone che hanno perso i loro cari e diamo loro conforto. Mentre facciamo ciò di cui le persone sofferenti hanno urgentemente bisogno ora, pianifichiamo anche in futuro di ricostruire le loro vite distrutte. L’entità della distruzione è così grande che non potremo fare molto senza il vostro generoso sostegno. Vi chiedo umilmente di aiutarci.
Permettetemi di esprimere i miei più sinceri e sentiti ringraziamenti a tutti voi per la vostra gentilezza e solidarietà verso tutti noi”.
La comunità di Mandalay è stata gravemente colpita dal terremoto. La cappella è stata pesantemente danneggiata e due dei fedeli presenti sono rimasti feriti e anche il Centro per i bambini di strada ha subito ingenti danni. Molti danni anche ad Anisakan, dove si trovano case dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
La solidarietà dei cuneesi si può consegnare direttamente entro domenica 6 aprile a don Thierry Dourland, direttore dei Salesiani di Cuneo e andranno diretti in Myanmar proprio con l’ispettore che partità la prossima settimana.

I chierici salesaiani Faraz Masih, Giorgio Ramundo e John Pyho Thura Aung