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Mercoledì 2 aprile 2025

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Spese per 400 euro con 24 piccoli pagamenti, assolti dall’accusa

Due uomini erano a processo per indebito utilizzo di carta di credito, dopo il ritrovamento di un bancomat

Cuneo

La Guida - Spese per 400 euro con 24 piccoli pagamenti, assolti dall’accusa

Sono stati assolti dall’accusa di indebito utilizzo di carta di credito Stefano Segreti e Maurizio Sacco, i due cuneesi accusati di aver speso circa 400 euro con un bancomat trovato a terra nei pressi di Bombonina. La carta era scivolata a terra dalla tasca di un cinquantenne di Borgo San Dalmazzo che lavorava in una ditta proprio a Bombonina; era l’8 agosto 2022, e fino al momento della denuncia (11 agosto) la sua carta venne utilizzata 24 volte. Erano tutti acquisti di importo inferiore ai 25 euro, la soglia massima per non dover digitare il pin. Il malcapitato si accorse degli ammanchi grazie alla notifiche sul proprio cellulare, che però arrivarono con qualche giorno di ritardo rispetto al momento dell’acquisto. “Non mi ero accorto subito di aver perso il bancomat perché avevo salvato i dati sul cellulare e usavo quello per gli acquisti”, aveva detto l’uomo costituito a giudizio con l’avvocato Ferruccio Calamari, che si recò subito alla Polizia quando iniziarono ad arrivare notifiche di acquisti in negozi dove non era stato, come un negozio di scarpe all’interno della Conad, un tabaccaio a Spinetta, un alimentari in via Silvio Pellico e uno di mozzarelle. Il titolare del minimarket di via Pellico ricordava l’uomo che aveva fatto acquisti per 100 euro chiedendo di suddividere il pagamento in importi inferiori ai 25 euro perché il bancomat era di suo padre e lui non ricordava il pin. Il proprietario aveva descritto un giovane di circa 30 anni, alto circa 1,80 ma quando gli vennero mostrate alcune foto di Segreti, disse di non essere certo che fosse lui. Maurizio Sacco venne invece ripreso dalle telecamere nella tabaccheria di Spinetta, e la sua carta punti della Conad venne strisciata in occasione dell’utilizzo nel supermercato; i due uomini, zio e nipote, vennero quindi rinviati a giudizio. All’esito dell’istruttoria, per l’accusa la colpevolezza dei due uomini era stata ampiamente dimostrata dai riscontri oggettivi delle immagini delle telecamere e per questo è stata chiesta la condanna a un anno e quattro mesi e 400 euro di multa, richiesta di condanna cui si è associata la parte civile. Di diverso avviso l’avvocato Luisella Cavallo per Stefano Segreti, la quale ha sottolineato che in istruttoria nessuno dei testi aveva riconosciuto il suo assistito e che nessun filmato lo riprendeva nell’atto di usare il bancomat. Dello stesso tenore la difesa dell’avvocato Alessandro Carpinelli che ha negato fosse emerso un pieno riconoscimento del proprio assistito e per questo ha chiesto l’assoluzione o comunque il riconoscimento della tenuità del fatto. Dello stesso avviso è stata la giudice che ha assolto Sacco per gli acquisti fatti alla Conad e alla tabaccheria dove era stato ripreso dalle telecamere, per tenuità del fatto, e ha assolto entrambi dagli altri capi d’imputazione per mancato raggiungimento della prova.

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