
Mario Sironi, Parete sacra
Si inaugura oggi, sabato 29 marzo, alle 17,30, presso la sede della Fondazione Bottari Lattes, a Monforte d’Alba, la mostra “Echi del ‘900” – Le collezioni della Fondazione Bottari Lattes da Amedeo Modigliani a Pinot Gallizio”.
L’esposizione racconta l’universo creativo di Mario Lattes a partire dalla collezione personale dell’artista con oltre quaranta opere tre le più significative. Curata da Armando Audoli, la mostra valorizza il corpus della Fondazione, composto dalla raccolta originaria di Lattes e dai lavori acquisiti da Caterina Bottari Lattes, che ha proseguito idealmente l’attività del marito, arricchendola con nuove opere secondo il proprio gusto personale e la propria sensibilità.
Per Mario Lattes il collezionismo non fu esclusivamente un accumulo edonistico di oggetti di pregio, ma un completamento della sua attività artistica e intellettuale, una parte integrante del processo creativo. Non è un caso che i principali ambiti a cui si dedicò l’artista – l’incisione, il disegno, la pittura – costituiscano anche i nuclei più significativi di questa esposizione.
Una sezione della mostra è dedicata ad autori come gli italiani Luigi Bartolini e Mario Calandri, il francese Jean-Pierre Velly e il ceco Anderle, tra i migliori incisori del loro tempo, ma anche fogli di Amedeo Modigliani, Osvaldo Licini, Fausto Melotti e Renzo Vespignani. Per quanto riguarda la sezione dedicata alla pittura, infine, questa comprende artisti di respiro internazionale come Maurice Utrillo, e allo stesso tempo grande risalto viene dato al nucleo dei piemontesi: Pinot Gallizio in primis, poi Piero Ruggeri, Sergio Saroni, Giacomo Soffiantino, Albino Galvano, Carlo Terzolo, Francesco Tabusso.
La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 16,30; sabato e festivi 10/13 e 14/17.