L’attività del Soccorso alpino e speleologico piemontese nel corso del 2024 ha fatto segnare quasi duemila eventi di soccorso, per 1.646 persone, oltre a 124 interventi di Protezione civile e quasi 31.000 “ore-uomo” in attività di soccorso. Tra i soggetti soccorsi, il 94% praticava attività del tempo libero, il 4% erano residenti in montagna e il 2% erano in terreno impervio per lavoro; tra loro, poi, il 90% erano italiani, il 2% da Francia e Germania.
Nei dati diffusi dal corpo, che conta 1.180 operatori tecnici in Piemonte e di cui è presidente regionale Luca Giaj Arcota, emerge anche l’andamento negli ultimi anni dei tre gruppi operativi in Granda: per la delegazione Alpi Marittime (Vermenagna, Gesso, Stura e Maira, con le stazioni di Cuneo, Dronero, Limone Piemonte e Vinadio, 99 operatori tecnici in tutto) le operazioni di soccorso sono state 207 per 181 persone (in aumento da 184 e 159 nel 2023 e da 111 e 101 nel 2022); per la delegazione Monviso Saluzzo (stazioni di Casteldelfino, Crissolo e Verzuolo, 84 operatori tecnici) 123 interventi per 100 persone, in leggero calo dal 2023 (134 e 126) ma in aumento costante dal 2020; per la delegazione di Mondovì (stazioni di Mondovì, Garessio e Chiusa Pesio, 95 operatori tecnici) 85 operazioni per 71 soggetti (62 e 55 nel 2023, 57 e 46 l’anno prima). I numeri totali della Granda sono quindi 415 interventi e 352 persone soccorse, praticamente una al giorno.
A livello regionale, per i dodici gruppi in cui è suddiviso il corpo del Soccorso alpino e speleologico, gli anni dal 2015 a oggi hanno visto aumentare il numero degli infortunati recuperati: tra le 1.300 e le 1.400 unità per diversi anni, poi dopo il Covid un deciso incremento, fino ai circa 1.800 del 2023, con un leggero calo lo scorso anno. Tra le 1.646 persone soccorse nel 2024, 773 sono state recuperate da squadre di terra e 873 con elicottero. Nel 92% dei casi si trattava di soccorso sanitario, e tra questi prevale il terreno impervio montano (87,6%), seguito da ricerca persona (7,4%). Tra le principali cause di incidenti e di intervento: 49% caduta, malore 15%, incapacità e maltempo 11%, perdita di orientamento 7% (altre cause 18%). Nelle statistiche dell’anno, anche gli esiti degli interventi: su 1.646 persone soccorse nel 2024, 74 erano decedute (81 nel 2023, 75 nel 2022, 92 nel 2021, 77 nel 2020, 75 nel 2019 e 85 nel 2018), 1.017 ferite e 555 illese.
