Si è svolto giovedì 20 marzo, all’ospedale di Verduno, un importante incontro dei chirurghi plastici e dei senologi delle Aziende sanitarie cuneesi sulla ricostruzione prepettorale. I partecipanti si sono confrontati e hanno approfondito lo stato degli studi multicentrici cui collaborano da anni, essendo la Chirurgia Plastica dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, guidata dal dr. Alberto Rivarossa, da anni autorevole riferimento nazionale per l’evoluzione della ricerca in ambito di chirurgia ricostruttiva mammaria.
A fare gli onori di casa la dr.ssa Loredana Defilippi, a capo della S.S. Senologia Chirugica di Verduno, che ha sottolineato come la collaborazione con i chirurghi plastici dell’A.O. S. Croce e Carle di Cuneo abbia permesso anche ad Alba di introdurre l’utilizzo delle matrici dal 2021. “Personalmente mi considero una fautrice della chirurgia conservativa della mammella – ha affermat -, ma grazie alla nuova procedura con le matrici somministrata alle pazienti, con il supporto di Alberto Rivarossa e Fausto Cella, siamo riusciti anche in piena pandemia a garantire alle pazienti tutto il percorso di cura fino alla ricostruzione. In un’ottica collaborativa abbiamo raggiunto l’attuale assetto territoriale che ha portato il dr Cella stabilmente a Verduno”.
Alberto Rivarossa ha riassunto i passaggi che in 20 anni hanno prodotto la sinergia sul territorio provinciale, avviata gradualmente attraverso consulenze e collaborazioni tra la chirurgia plastica di Cuneo e realtà quali Savigliano ed Alba, passando poi a dettagliare i dati raccolti dallo studio i.B.A.G. focus dell’incontro promosso dalla Decomed, azienda produttrice delle matrici “Braxon” che hanno rivoluzionato il settore individuando materiali biocopatibili e tecnologie innovative capaci di superare le perplessità di molti chirughi riguardo le potenzialità delle ricostruzioni prepettorali.
Il dr Filippo Rivarossa, dello staff ospedaliero di Cuneo, ha motivato la propensione alla ricostruzione prepettorale, in luogo di quella retropettorale (o sottomuscolare), sottolineando come gli studi effettuati da équipe italiane abbiano contribuito al perfezionamento di questa tecnica innovativa con ridotta invasività per le pazienti.
La dr.ssa Claudia Di Santo dello staff di Verduno ha poi presentato lo studio pilota sull’idratazione delle matrici, attualmente in attesa dei primi referti dal laboratorio di analisi patologica.
I dottori Fausto Cella, Alessio Garetto, Direttore S.C. Senologia Ospedale S. Croce e Carle Cuneo e Ginevra Lamanna, responsabile della chirurgia mammaria dell’ Asl Cn1, hanno stimolato la discussione confrontandosi sulle nuove tecniche chirurgiche “endoscopica” e “robotica”.
Lo staff Decomed ha illustrato storia e progetti in corso sui propri prodotti e materiali.
Hanno contribuito all’aggiornamento, in collegamento da remoto, le dr.sse Glenda Caputo dell’Università di Udine ed Ilaria Baldelli dell’Università di Genova con cui sono in atto collaborazioni a diversi studi.