Dalla sabbia del deserto alle strade delle nostre città: in luoghi diversi alcuni uomini si fanno “profeti di pace” e i due film che il Lanteri presenta tra venerdì 21 e mercoledì 26 marzo ne vogliono raccogliere la testimonianza. Insieme vogliono essere occasioni offerte per riflettere sul Dio che bussa alle porte dell’umanità chiedendo la disponibilità al dialogo e all’accoglienza.
“Uomini di Dio”, in programma venerdì 21, si muove proprio nell’ambito di questa apertura. Ѐ l’incontro con culture diverse all’insegna del servizio ciò che muove otto monaci che nel 1996 si trovarono a vivere l’esperienza drammatica della violenza da parte di gruppi fondamentalisti. Presenti nel villaggio algerino di Tibirinhe, prestano servizio e assistenza alla popolazione povera, ma sono travolti dagli avvenimenti e devono compiere la loro scelta di restare rischiare la morte o abbandonare tutto per salvarsi. Uscito nel 2010 il film ebbe un inatteso successo a testimonianza della sensibilità con cui il regista affronta l’argomento non già in termini esclusivamente di fede, ma soprattutto in una prospettiva etica e umana.
Il secondo appuntamento è con “Il pazzo di Dio” un documentario su don Oreste Benzi che sceglie di uscire nelle strade notturne per incontrare gli ultimi, prostitute e emarginati. Anche qui una scelta che scardina ogni pregiudizio, si incarna in una realtà drammatica per essere accanto a chi soffre, in battaglie civili. Dal carisma di don Benzi nascono iniziative originali e feconde prima fra tutte la Comunità Papa Giovanni XXIII.
I due film vogliono essere anche provocazioni per questo per ognuno è prevista una presentazione affidata a persone che vivono queste esperienze. Il primo film sarà introdotto da Claudio Monge, domenicano che vive a Istanbul esperto nel dialogo interculturale e interreligioso. Al secondo seguirà invece un incontro con Paolo Ramonda, Responsabile Generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Per dare spazio a questi interventi le proiezioni inizieranno sempre alle ore 20,45.