Fumata nera dopo l’incontro di ieri (martedì 18 marzo) al Ministero del Lavoro a Roma per discutere del futuro della Diageo di Santa Vittoria d’Alba. Il tavolo ministeriale è stato infatti aggiornato al 9 aprile.
“L’obiettivo non può ridursi ai soli incentivi alle uscite dei lavoratori e ai prepensionamenti, ma deve essere la continuità produttiva e occupazionale del sito. Il tempo stringe e ancora mancano informazioni utili sui potenziali acquirenti” dichiarano le sigle sindacali Fai, Flai e Uila.
“L’incontro di ieri al Ministero non ha portato alcuna novità positiva – commenta la consigliera regionale di Avs-Possibile Giulia Marro che ieri ha partecipato al presidio organizzato di fronte allo stabilimento a Santa Vittoria d’Alba -. Ancora una volta, lavoratori, lavoratrici e territorio restano in attesa di risposte concrete. Dobbiamo ragionare su un nuovo modello di sviluppo. Il fatto che situazioni simili si stiano verificando in altre parti della provincia è un segnale chiaro: qualcosa non sta funzionando e serve lavorare a un’alternativa strutturale. L’urgenza del momento resta la ricerca di un compratore per Diageo, ma, nel cercarlo dobbiamo tenere a mente che non possiamo più affidarci a soluzioni temporanee o emergenziali. Serve una visione di lungo periodo. Non è un caso che al presidio di ieri fosse presente anche una delegazione di operai del gruppo Dana di Sommariva Perno e Cervere, anch’esso a rischio chiusura. Il settore è diverso, ma la logica speculativa è la stessa. Aspettiamo che qualcuno ci dica come stanno realmente le cose. Un’attesa che accomuna istituzioni, lavoratori e cittadini”.
L’assemblea dei lavoratori della Diageo di Santa Vittoria d’Alba è convocata per il 24 marzo, mentre il 27 marzo è previsto un nuovo incontro a livello territoriale.