Da segretario dei Giovani Democratici, i giovani del Pd a Drin Drin di Michele Boldrin e Alberto Forchielli. Francesco Fragolino passa dal Pd alla nuova associazione politica, un progetto ambizioso che mira a costruire un nuovo partito entro l’autunno del 2025. E lo fa con una vena polemica rispetto alla sua precedente esperienza con il Pd.
“A convincermi è stata la filosofia dell’associazione: qui ogni iscritto conta, la linea politica viene decisa collettivamente e non imposta dall’alto. Il Drin Drin è uno spazio di confronto aperto, dove si lavora su idee e contenuti, contribuendo alla stesura di position paper e discutendo soluzioni concrete per il Paese. Non si ragiona in termini di appartenenza ideologica, ma di merito e competenze, valorizzando chi ha qualcosa da dire e da proporre. La politica deve tornare a essere un luogo in cui si cresce e discute attraverso il confronto delle idee e non attraverso dinamiche di potere” dice Francesco Fragolino.
E continua: “Nel mio percorso politico, mi sono già messo alla prova candidandomi alle ultime elezioni comunali, ottenendo 107 preferenze e risultando primo dei non eletti. Questo risultato mi ha dato ancora più determinazione, portandomi a ricoprire il ruolo di segretario dei Giovani Democratici, con cui in due anni ho organizzato una ventina di eventi nel territorio cuneese, contribuendo a stimolare il dibattito politico tra i giovani e a promuovere iniziative concrete per la comunità. Ora, in linea con le idee e i valori che da sempre mi guidano, ritengo naturale sostenere e contribuire al progetto del Drin Drin, con l’obiettivo di costruire un’Italia più forte, meritocratica e capace di offrire opportunità reali a chi ha talento e voglia di fare”.