7,5 milioni di euro del Progetto per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua sono da oggi nelle cassse di Cogesi. L’annuncio a sopresa è stato dato questo pomeriggio alla presentazione da parte di Cogesi progetto “Acquedotto 4.0: innovazione e riduzione delle perdite della rete idrica cuneese M2C4-I4.2_231”.
Oggi è arrivata la prima tanches dei finanziamenti del Pnrr, 23,5 milioni per un progetto da 26 milioni.
Una platea piena di sindaci e amministratori oggi pomeriggio ha preso parte al convcegno allo Spazio Incontri della Fondazione Crc. Un progetto per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, cje comprende una serie di interventi finalizzati all’ottimizzazione della gestione della risorsa idrica e alla riduzione delle perdite: digitalizzazione e distrettualizzazione delle reti, acquisizione delle misure di portata e di pressione funzionali alle attività di modellazione, calibrazione dei modelli idraulici, realizzazione di un piano per ottimizzare la sostituzione di porzioni di rete, per rendere più efficienti tali interventi e ridurre le perdite.
A spiegarlo dopo i saluti del presidente di Cogesi Momo Di Caro, il presidente della Fondazione Utilitatis, Mario Rosario Mazzola, che ha giocato un ruolo fondamentale nel recupero del progetto prima scartato epr mancanza di fondi poi bocciato per l’uscita di scena della parte privata di Aeta di Alba e Bra, e poi recuperato lo scorso novembre. Con lui il direttore Cogesi, Andrea Ponta che ha mostrato il cammino temporale del progetto Pnrr e il responsabile del progetto, Fabio Monaco che ha raccontato in sintesi i cantieri e che cosa si sta facendo su buona parte della rete che coinvolge decine di Comuni.
In apertura gli interventi di Monica Ciaburro, parlamentare e ì Marco Gallo, assessore regionale montagnae in chiusura l’intervento della sindaca di Cuneo Patrizia Manassero. Significativa la presenza anche dei sindaci Alberto Gatto e Giuseppe Fogliato di Alba e Bra, le due delle sette sorelle che ancora in Cogesi non ci sono.