È una ricetta che profuma di antiche tradizioni popolari, che riporta con il pensiero al tempo in cui i contadini macellavano le bestie in casa “in proprio” e le famiglie si dividevano poi equamente i vari tagli di carne. Quello di cui parliamo è il fritto misto alla piemontese, che da tempo ha conquistato i palati del clienti del “New Wellington” di via Reinaud, a Paesana. A metà dello scorso febbraio, tanto per parlare di numeri incontrovertibili, le prenotazioni furono 400 e costrinsero la titolare Patrizia Abate Daga a spalmarle su ben 3 domeniche successive.
In verità, la frittura – se fatta come sa farla Patrizia – è un metodo di cottura che può e deve far parte di una dieta sana. Preserva infatti le proprietà nutrizionali dell’alimento, ha un contenuto moderato di calorie, possiede un alto potere saziante, è molto gratificante e in ultimo migliora il funzionamento del fegato. contribuendo a purificare l’organismo. Alla luce dei numeri di cui sopra, il “New Wellington” riproporrà questo menù tipico della nostra regione, addirittura come pranzo del giorno di Pasqua, domenica 20 aprile.
Dopo l’antipasto a base di carpaccio vitello con verdurine croccanti e scaglie di Parmigiano, seguiranno le 18 portate del fritto: manzo, maiale, pollo, salsiccia, fegato, rane, cervello, trota, funghi porcini, cavolfiore, zucchina, semolino, Pavesino, amaretto, albicocca, prugna e crema fritta al cioccolato e rum, e frittelle di mele. Con l’aggiunta di un sorbetto e di una fetta di Colomba Pasquale generosamente irrorata di zabaione a concludere in dolcezza il pranzo. Acqua, vino sfuso della casa bianco o rosso, e caffè sono compresi nel prezzo, che è fissato in 30 euro, in un rapporto qualità/costo con pochi eguali. La prenotazione, stante il successo che da anni riscuote il fritto misto alla piemontese, è naturalmente obbligatoria e si può effettuare chiamando quanto prima il numero 377-3598255.